Crema, 18 marzo 2024

(Valentina Ricciuti) Più di 400 presenze ieri a Crema per l'Aperunning in favore delle bambine con la sindrome di Rett (quanto raccolto verrà devoluto alla ricerca). Tra i partecipanti un'ospite d'eccezione: la pluri campionessa europea di ciclismo paralimpico Antonella Rutigliano che ha testato il percorso sabato mattina in sella alla sua bicicletta. "É stato emozionante perché oltre alla corsa in sé, tutto questo lo stai facendo per una causa davvero molto importante. É un vero onore per me. Quando sabato ho provato il percorso ho pensato fosse bello tosto ma gli organizzatori mi hanno detto di non preoccuparmi e che sarebbe stato apprezzato proprio perché chi vive con una disabilità vuole a tutti gli effetti riuscire anche in ciò che è più arduo, come chiunque altro del resto". 

Antonella è stata coinvolta in un incidente in moto quando aveva 16 anni (ha riportato fratture agli arti e costole e ha subito 37 operazioni) e da allora ha sempre cercato di superare i suoi limiti.

"Ho scelto di andar via da casa a 18 anni perché non volevo vivere in una gabbia dorata. È stato molto difficile, anche perché in molti all'inizio non credevano che avessi davvero dei problemi al braccio. Però ho sempre lottato per superare i miei limiti e andare avanti, lo sport mi ha aiutata tantissimo in questo". 

Abbiamo letto sulla sua pagina che non le piace la dicitura persona con disabilità ma che ama definirsi super abile. 

"Sì è vero. Penso che un limite sia superabile e che ciò dipenda dal punto di vista con cui guardiamo le cose: bisogna sempre guardare alle soluzioni e non fissarsi sul problema. Mi sento super abile rispetto a tanti altri che, pur non avendo un problema fisico, non si applicano". 

Lo sport, come abbiamo visto con la corsa in favore delle bambine Rett, può essere salvifico...

"Avrei voluto fare il chirurgo in realtà perché prima di avere l'incidente il mio sogno era quello di salvare vite ma in seguito all'accaduto ho pensato che non avrei più potuto: non sapevo che un giorno avrebbero operato con i robot. In realtà oggi penso che avrei potuto fare tante, tante cose. Ho scelto lo sport perché è fondamentale non solo per la riabilitazione, ma ogni giorno. Ancora oggi che non corro più in bici, corro con il quad. Per anni ho corso con le auto da corsa. So che vi chiederete come faccio a guidare ma se si vuole si può fare: parteciperò a una gara nazionale con il quad a breve. Ho una palestra e ho dato vita all'associazione Ar Best Performance. I primi di ottobre ci sarà una 'camminata metabolica' benefica in favore delle bambine Rett". 

Cos'è la camminata metabolica? 

"Si svolge all'aperto e rompe gli schemi del fitness: la fisicità non è la parte fondamentale ma si lavora tanto sulle emozioni. Tutti i partecipanti indosseranno delle cuffie che mi permetteranno di dar loro delle istruzioni semplici durante il percorso. Viene rispettato il ritmo di ognuno ma soprattutto andremo a lavorare su postura e respirazione. Faremo una camminata dinamica per aumentare lo stato di benessere e per una giusta causa: tutto verrà devoluto in favore della ricerca per la sindrome di Rett. A breve avrete tutti i dettagli, non mancate".