Vailate, 29 ottobre 2021
Una struttura pensata nell’ambito del progetto finalizzato a togliere bambini e ragazzi dalla strada e dar loro un futuro, tramite l'istruzione e la formazione lavorativa. È la casa multifunzionale che l’associazione Kisedet sta realizzando a Chigongwe, in Tanzania, e che verrà intitolata ad Elena Fontana, l’imprenditrice di origini vailatesi scomparsa quasi due anni fa. Per raccogliere fondi utili a finanziare il completamento dei lavori di realizzazione di questa struttura, che oltre a proporre attività ricreative e terapeutiche dei ragazzi ospiti diventerà una guesthouse per i servizi civili e i turisti che visiteranno la Tanzania con programmi di turismo solidale, sabato 20 novembre a Rivolta d’Adda, presso la sede dell’associazione “Il buongustaio”, in piazza Cavour, a partire dalle 19.30, si terrà una serata benefica che unirà musica (di Fabrizio Bernasconi al piano e di Alfredo Ferrario al clarinetto), buon cibo e buona compagnia per qualcosa di concreto e utile. Elena aveva mosso primi passi nel mondo del lavoro presso l’ufficio esteri della SAME. In breve, grazie alla sua intraprendenza, era diventata consulente aziendale, specializzata nell'internazionalizzazione ed aveva cominciato a ricoprire ruoli rilevanti nel CdA della BCC di Treviglio e nella Camera di Commercio di Bergamo per poi approdare, nel 2017, alla presidenza di Confesercenti Bergamo portando una ventata di novità, dinamismo ed impegno per lo sviluppo sostenibile del territorio. Spirito libero e mente brillante, indipendente e intraprendente, anticonformista, empatica, generosa, eclettica: sono alcuni degli aggettivi spesso utilizzati da chi l’ha conosciuta, per lavoro o in amicizia. Tra questi, c’è Giovanna Moretti, fondatrice e anima di “Kisedet”. Originaria di Brignano, la Moretti vive da molti anni in Tanzania dove ha dato vita, fra gli altri, ad un progetto che ha l’obiettivo di togliere dalla strada bambini e ragazzi per aiutarli a crearsi un futuro. “Niente è dovuto, tutto va conquistato” è il motto che ne sta alla base e che rispecchia perfettamente la mentalità di Elena Fontana, che non a caso aveva sostenuto attivamente numerose iniziative di Kisedet. "Tupo Pamoja", ovvero "Conta su di me", è il titolo, in lingua kiswahili, che gli organizzatori hanno scelto per la serata in ricordo di Elena e per l’iniziativa di intitolazione della nuova struttura che la riguarda. Chiunque volesse sostenerlo e partecipare all’evento del 20 novembre può richiedere informazioni scrivendo ad Arianna Mossali, figlia di Elena, alla mail arianna.mossali82@gmail.com. “Anche se sono stati mesi complicati -spiega Arianna- abbiamo fortemente voluto questa iniziativa, per non dimenticare l’esempio di Elena, partita da un paesino troppo piccolo per i suoi sogni e le sue ambizioni e arrivata fino in Africa, terra che lei amava e dove vivrà per sempre, in un progetto che la rappresenta: fiducia, affidabilità, presenza, sempre e comunque, per le persone a cui teneva”.
Nella foto, Elena Fontana