Crema News - Un aiuto dal comune

Chieve, 15 settembre 2021

Aiuti per le famiglie dal comune di Chieve. L’ente locale annuncia infatti il secondo avviso pubblico “Restiamo uniti”. Si interviene a sostegno dei nuclei familiari in difficoltà economica. Situazione che però deve essere dovuta al perdurare dell’emergenza sanitaria. Per i residenti, italiani o extracomunitari, con regolare permesso di soggiorno e Isee fino a un massimo di 26mila euro, c’è possibilità di farsi avanti e richiedere un contributo economico. Ma solo se in possesso di altri requisiti: perdita del posto di lavoro successiva al 24 ottobre 2020; riduzione, dal mese di ottobre 2020, dell’orario da lavoro dipendente (pari almeno al 25% rispetto alle ore di lavoro svolte in precedenza); mancato rinnovo dei contratti a termine successivamente al 24 ottobre 2020; collocazione in cassa integrazione di uno o più componenti il nucleo dopo il 24ottobre 2002 e che risulti in attesa di ricevere il trattamento economico; cessata erogazione, dal mese di ottobre 2020, dell’assegno di disoccupazione; sospensione dell’attività libero-professionali, con riduzione del fatturato, registrato nell’anno 2020, uguale o superiore al 33% del fatturato relativo all’anno 2019; cessazione dell’attività libero-professionali successivamente al 24 ottobre 2020; nascita di un nuovo componente familiare avvenuta successivamente dopo il primo marzo 2020; famiglie con figli in età scolare in conciliazione lavoro/famiglia da marzo 2020; decesso di un componente del nucleo familiare avvenuto successivamente al 24 ottobre. L’importo massimo erogabile a nucleo famigliare è pari a 1.000 per sostegno del pagamento del mutuo o del canone di locazione o per un decesso di un congiunto che sia stato dovuto al Covid.

Nel caso di richiesta per sostegno del pagamento delle spese condominiali dell’abitazione di residenza del nucleo famigliare, ma anche per il pagamento delle utenze, l’importo massimo erogabile è pari a 600 euro. Invece a sostegno della natalità o delle spese delle famiglie con figli in età scolare (dall’asilo nido fino all’università, massimo 25 anni), effettuate per munirsi di strumenti tecnologici per la Dad didattica a distanza e/o per conciliare lavoro e accudimento dei figli, saranno erogati al massimo 300 euro.


Nella foto, il municipio di Chieve