Crema News - Lo stipendio del sindaco

Cremosano, 22 aprile 2021

Aveva promesso una risposta sulla questione dell’aumento della sua indennità mensile e Raffaele Perrino, sindaco di Cremosano, dove si vota per le amministrative dopo l’estate, è stato di parola. Il primo cittadino lo ha fatto tramite volantino, distribuito nei giorni scorsi a tutte le famiglie del paese. Circa l’incremento dell’indennità di carica mensile il gruppo civico “Vivi Cremosano” aveva parlato di scelta “Altamente impopolare ed ingiustificata” sebbene consentita dalla legge, annunciando che il proprio candidato Paul Poiret, in caso di elezione, si decurterà l’indennità come se fosse un sindaco part-time. “L’aumento –esordisce Perrino- è stato deliberato a maggio 2020 a seguito della legge 157 del 2019 e quest’anno è stato solo confermato quanto approvato l’anno scorso. Un’altra imprecisione rispetto a quanto si è detto nei giorni scorsi riguarda l’importo, in quanto l’incremento ammonta a circa 300 euro, somma totalmente a carico dello Stato, che non influisce sulle casse comunali, che non è possibile utilizzare per altri scopi e che in caso di rinuncia semplicemente non viene versata all’ente. Comunque, per completezza d’informazione, al netto delle tasse rimane nelle mie disponibilità poco più del 50% delle cifre citate. Riguardo la destinazione di parte dello stipendio a scopo benefico, cosa ne sa Vivi Cremosano delle mie spettanze e perché dovrei rendergliene conto? Io non sento il bisogno di farmi pubblicità su questi argomenti, aiuto chi ha bisogno lavorando costantemente coi servizi sociali e quando serve finanziando anche personalmente, secondo coscienza e senza annunci”. Secondo Perrino non ha senso nemmeno parlare, come fa “Vivi Cremosano”, di un sindaco part-time “Perché il sindaco è tale 24 ore su 24, 365 giorni l’anno”. “Concludo informando che la carica di primo cittadino comporta una serie di impegni e responsabilità che vanno ben oltre la gestione del paese e la cura delle legittime aspettative dei concittadini. Al sindaco sono richiesti impegni istituzionali ed amministrativi che non hanno nulla a che vedere con il numero limitato degli abitanti del proprio comune. Anzi, spesso è l’esatto contrario perché nei piccoli comuni, proprio per le loro dimensioni, vi è carenza di risorse e di competenze”. 


Nella foto, Raffaele Perrino