Crema News - Alberi sbagliati

Vailate, 22 settembre 2021

Cosa ci fanno una farnia, un ciliegio selvatico, un acero negundo, un acero campestre e un olmo fra i tigli secolari di via Roma, lungo il viale del cimitero? Se lo chiede Gianfranco Colombo, ex dirigente d'azienda oggi pensionato che ha girato il mondo ed è un grande esperto di natura e territorio (non solo locale). "Il tiglio -spiega Colombo- è l'essenza tipica di Vailate. Partendo dall'ex mulino, in via Roma, ce ne sono 169, piantumati a suo tempo dal giardiniere Antonio Pirovano. Rappresentano un simbolo per il nostro paese, ne sono la storia. Sotto questi tigli, lungo il viale del cimitero, si facevano le prime passeggiate romantiche, qui si ritrovano ancora oggi le persone. Non c'è altra figura che a Vailate regga il confronto coi tigli del viale del cimitero. Presumo quindi che per errore, perché non c'è altra spiegazione logica, siano stati piantati 5 giovani alberi in sostituzione dei tigli morti o malati, rompendo quell'uniformità che da sempre ha caratterizzato questo nostro viale. Ripeto, penso sia un errore e non certo una valutazione botanica visto che l’olmo è portatore della terribile e incurabile grafiosi, il negundo è la pianta preferita dalla gatta pelosa, un bruco defogliatore, la farnia impiegherà 140 anni per diventare albero ed il ciliegio selvatico è perfino sconsigliato dalla forestale perché invadente. Praticamente un pugno nell’occhio per gli esteti del verde. Per favore -conclude Colombo- non modifichiamo il nostro viale e poniamoci rimedio". Lapidario il commento del sindaco Paolo Palladini, che ha sempre messo il verde pubblico al centro del suo operato: "Seguiamo le indicazioni di un agronomo".


Nelle foto, Gianfranco Colombo