Crema, 30 marzo 2018

De profundis per l'università di informatica a Crema. Lo ha suonato il senato accademico nell'ultima riunione nella quale ha esaminato la situazione a ha ritenuto di continuare a percorrere la strada intrapresa e cioè quella di far morire l'università di Crema . sopprimendo da subito l'iscrizione al primo anno cui seguirà l'anno prossimo quella del secondo anno per poi chiudere definitivamente nel 2020, come da contratto. Inutili tutte le lettere e le prese di posizione, gli appelli da parte di tutti i politici e e associazioni. Ora, se si vuole mantenere una struttura, sarà necessario inventarsi qualcosa e in fretta, arrivare a breve con una proposta che, a nostro parere, deve andare ben al di là dei corsi di laurea professionalizzanti per la cosmesi e la meccatronica. E' necessario cercare di ottenere qualcosa di più stabile che resti nel tempo come, per esempio, un corso di laurea in chimica che possa avere una specializzazione in cosmesi perché quando la cosmesi avrà perso smalto, resterà sempre il corso di laurea principale. E magari, sarebbe interessante studiare l'idea di prendere l'ex scuola di Cl e trasformarla in un polo universitario moderno e attraente. E questo risolverebbe parecchi problemi per la nostra città che sta diventando sempre più povera e meno attrattiva.