Crema News - Aborto, tra sì e no Crema News

Crema, 25 maggio 2018

Il movimento Noi per la famiglia mette in campo un camion cn un grande manifesto contro l'aborto.

Nelle giornate di ieri e oggi le vie di Crema sono percorse da un camion vela con un grande manifesto pro life per ricordare il quarantesimo anniversario dell'approvazione della legge 194: legge con la quale in Italia - il 22 maggio 1978 - è stato legalizzato l'aborto.
L'immagine rappresentata nel manifesto sarà quella di un bambino (non di un grumo di cellule...) alla undicesima settimana dal concepimento.
Ad accompagnare l'immagine la seguente didascalia:
"Tu eri così a 11 settimane. Tutti i tuoi organi erano presenti. Il tuo cuore batteva già dalla terza settimana dopo il concepimento. Già ti succhiavi il pollice. E ora sei qui perché la tua mamma non ha abortito."
Questo manifesto è stato purtroppo censurato da alcune amministrazioni comunali (come ad esempio quella di Roma) perché ritenuto troppo "forte". In realtà non contiene alcuna immagine choc, ma afferma una verità troppe volte ignorata o falsificata, mostrando che un essere umano è già formato a nemmeno tre mesi di vita.
La presenza del camion vela a Crema, che ha percorso già molte altre città, è stata resa possibile grazie all’adesione alla campagna nazionale di ProVita Onlus da parte dei rappresentanti locali dell'associazione "Noi per la Famiglia".
I promotori locali dell'iniziativa, giovedí alle 17.30, in occasione di una sosta del camion vela , saranno disponibili ad incontrare i rappresentanti della stampa locale eventualmente interessati ad ulteriori dettagli.

Nella foto, la vela sul piazzale della basilica di S. Maria, ieri


I giovani aderenti al circolo Arci di Ombriano pongono all'attenzione il referendum che va in scena oggi in Irlanda

Siamo un gruppo di ragazze e ragazzi militanti nel circolo Arci Ombriano che hanno sentito l'esigenza di dare rappresentatività alle tematiche legate alla discriminazione di genere anche nel nostro territorio, quello cremasco, dove abbiamo riscontrato una carenza di attenzione e di sensibilità alla questione femminile.

Oggi in Irlanda si voterà per un epocale pronunciamento dei cittadini: l'abrogazione dell'ottavo emendamento che potrebbe rendere più fruibile il ricorso all'aborto in circostanze come lo stupro, l'incesto e l'anomalia del feto, a differenza di quanto accade oggi ove è permesso soltanto in rischio reale e sostanziale per la vita della donna.

In difesa dei diritti delle donne, auspichiamo quindi un avanzamento sociale in un paese caratterizzato fortemente da un cattolicesimo conservatore. Questo importante passaggio politico ci fa riflettere sul reale bisogno di progressi in paesi dove la legge sull'aborto ha ancora componenti fortemente restrittive come la Polonia e Malta.

A livello nazionale, nonostante l'approvazione della 194 compia 40 anni, assistiamo con disgusto e rabbia all'avanzare di movimenti anti-abortisti che, oltre a chiedere leggi regressive verso la libertà delle donne, riescono a pervadere molti ambiti del sociale grazie anche a maggiori sponde politiche. La comparsa di manifesti e striscioni anti-aborto con immagini e frasi volte a far sentire complice di un crimine chiarisce la violenza psicologica che oggi viene attuata da questi movimenti, fino a sostenere, in maniera errata, che l'aborto è la prima causa di femminicidio, al contrario di quanto affermano le statistiche le quali chiariscono essere frutto di una cultura patriarcale, maschilista e talvolta in difesa della “famiglia tradizionale” nella quale maggiormente si verificano efferati atti.

Per questo, per superare i limiti tuttora presenti, a distanza di quarant'anni chiediamo fortemente che le donne siano veramente libere di scegliere sui propri corpi, perciò ci battiamo affinché nelle strutture pubbliche sia vietata l'obiezione di coscienza – ad oggi in Lombardia il 68% dei medici sono obiettori di coscienza - per rendere realmente eseguibile la scelta personale; siamo per il libero accesso ai consultori – da rifondare anch'essi su principi laici e con supporto psicologico corretto; infine chiediamo una più semplice e possibile somministrazione della pillola RU48.

Comitato Anti-Discriminazione di Genere Arci Ombriano
arciombriano@gmail.com

Nella foto, una manifestazione pro aborto in in Irlanda, a Londra