Crema, 27 novembre 2021

Domenica alle 10.30 commemorazione di quattro martiri partigiani uccisi dai fascisti.

Ecco la loro storia.


"Tre di loro erano di Castiglione d'Adda e uno di Castelleone. Il più anziano dei quattro era Gaetano Paganini classe 1907, detto “Biscela” ed era di Castiglione d' Adda, come pure Luigi Bestazza , classe 1921 detto “Galinin” e Antonio Pedrazzini detto “Uslin” anche lui del 1921, il quarto era di Castelleone e si chiamava Ernesto Monfredini, classe 1920.

A Castelleone si era formato un gruppo di giovani antifascisti, per dare il loro contributo alla lotta partigiana, scelsero le montagne dell'Oltre Po Pavese in una formazione di Giustizia Libertà.

Parteciparono a diverse azioni militari in cui si distinse Ernesto Monfredini che proveniva dal servizio militare nel corpo dei paracadutisti.

E' opportuno ricordare che il compito fondamentale dei partigiani di pianura era quello di compiere azioni di contrasto, di disturbo e di sabotaggio, per esempio linee ferroviarie, o veri e propri attacchi a presidi militari.

Operazioni che comportavano duri scontri con i tedeschi e fascisti.

I partigiani che i fascisti chiamavano “ribelli” e i tedeschi “banditi”erano un grosso problema quando la forza delle bande partigiane crebbe, dovettero impiegare truppe fasciste e un buon numero di unità tedesche per la repressione.

Durante uno scontro armato presso Boccaserio il 23 novembre 1944, venivano uccisi due fascisti. Dopo lo scontro iniziò un grande rastrellamento condotto dalla brigata nera “Felisari” di Crema e dai fascisti di Castelleone intenzionati a trovare i responsabili dell'accaduto. E' convinzione che la loro cattura fu dovuta ad una spiata.

Dopo un processo sommario il 29 novembre del 1944 elle ore otto del mattino, su un camioncino scoperto furono portati per le strade di Crema come un trofeo da esibire. Irriconoscibili per le percosse subite, seduti sulle proprie bare arrivarono al campo sportivo. Obbligati a portare le proprie bare, privi di forze per le torture, sospinti a forza verso il luogo dove era già schierato il plotone d'esecuzione.

Il 28 novembre 2004 in una manifestazione pubblica avvenne la posa della lapide che ricorda il loro sacrificio.

Da allora tutti gli anni veniamo qui, in modo solenne con i loro famigliari le rappresentanze istituzionali di Crema e dei loro paesi di origine Castelleone e Castiglione d'Adda le sezioni ANPI del cremasco e del lodigiano per onorare gli antifascisti che con la loro lotta, il loro sacrificio seppero tenere testa alla dittatura fascista.

Il ricordo del 29 novembre 1944 giorno del loro sacrificio,deve essere per tutti noi un grande impulso e un forte impegno per il raggiungimento più completo degli ideali di libertà, democrazia, pace, fortissimamente voluti e conquistati con la lotta di liberazione, la Resistenza.


Nella foto, i quattro martiri e la locandina