Pieranica, 04 settembre 2021

Lo stadio Giuseppe Meazza di San Siro venne inaugurato ufficialmente il 19 settembre 1926 con un derby Inter-Milan vinto dai nerazzurri per 6-3. In quasi cent’anni è stato teatro delle gesta di campioni inimitabili ma anche di tante storie di vita. Un piccolo mondo che Gianfelice Facchetti ha raccontato a modo suo nel suo libro “C’era una volta a San Siro”, 206 pagine, edito da Piemme, che giovedì sera l’autore ha presentato alla Villa Corti di Pieranica, su iniziativa del Comune, nell’ambito della sagra del paese. Figlio del grande Giacinto, bandiera dell’Inter e della nazionale, attore, regista, drammaturgo e scrittore, Gianfelice ha voluto, con quest’opera, tirare le fila di quello che è stato lo stadio di San Siro “In un momento storico –ha detto- in cui sembrava quasi si approfittasse dell’assenza del pubblico per prendere una decisione sul futuro dello stadio”. “Mi piacerebbe che questo libro –ha aggiunto- fosse uno strumento perché una comunità parli seriamente di San Siro volendo celebrare un luogo che ci ha regalato un’infinità di domeniche piene di bellezza. Una cosa mi piacerebbe che succedesse: il sedersi ed il parlare del futuro di questo stadio, con un confronto serio”. La presentazione è stata accompagnata dalle note del trombone di Luciano Macchia e del sassofono di Domenico Mamone i cui brani hanno intervallato i racconti di Gianfelice, alcuni di quelli scritti nel libro: dalla storia di Silvio Smersi, calciatore se ma nell’animo desideroso di essere un’artista a quella del tifoso milanista Vincenzo Billitteri da Reggio Calabria. Storie di uno stadio che va oltre l’essere un semplice impianto sportivo e che diventa un luogo dell’anima. 


Nelle foto, la serata