Crema News - A pesca del pesce siluro

Crema, 27 gennaio 2021

Anche il fiume Serio è interessato da una recente colonizzazione del siluro, specie ittica non autoctona e vorace predatore, pericoloso per la fauna ittica presente: per il momento, prevalgono ancora individui di medie e piccole dimensioni, ma la popolazione è in ascesa e per questo è fondamentale controllare e rallentare l’incremento. Su queste premesse si basa l’azione condotta del Parco del Serio che, grazie a un finanziamento regionale ha affidato a Fipsas Cremona, il progetto che da circa 3 anni ha quale obiettivo quello di diminuire con modalità selettive, il numero di esemplari di pesce siluro e favorire la conservazione delle altre specie autctone presenti nel Serio. Le azioni condotte hanno riguardato nel 2020, un tratto di circa 26 km, che va dalla foce in Adda, fin sopra alla palata Menasciutto: 20 uscite in tutto, nel periodo agosto-novembre.

Il numero totale di siluri rimossi è stato di 352, per un peso di circa 650 kg, con dimensioni che vanno da un minimo di 10 cm, a un massimo di 1 metro e mezzo, pur ritenendo possibile la presenza di individui di dimensioni maggiori, difficili da raggiungere, sia per la presenza di buche cui è difficile accedere e che ne costituiscono rifugio, sia per le condizioni di visibilità delle acque del Serio, a valle di Crema, alterate a volte dalle immissioni dei colatori.

Indagando il tratto di fiume Serio, da Pianengo fino all’immissione in Adda, a Montodine, non sono stati evidenziati particolari andamenti tra i tratti più settentrionali e quelli meridionali: maggiori però i valori di biomassa e densità nel tratto più meridionale, in collegamento diretto con l’Adda. Risalendo lungo il fiume, dallo studio si evince che a monte di Crema, la presenza di siluri diminuisce, fino ad azzerarsi al limite settentrionale della sua distribuzione, a monte della palata Menasciutto, per cui è fondamentale poter disporre in futuro di risorse per finanziare ulteriori interventi. Confrontando i dati del 2020 con quelli dei due anni precedenti, la densità di siluri catturati tende a diminuire progressivamente e questo fa ben sperare, rispetto agli effetti positivi che le azioni di rimozione stanno producendo.

Tra l’altro, si stima che per produrre un kg di siluro, sia necessaria una quantità di pesce almeno 6 volte maggiore, per cui tornando ai risultati del progetto, essendo stati rimossi nel 2020 circa 650 kg di siluri, la stima conseguente è che gli stessi abbiano a loro volta eliminato circa 1950 kg di pesce.


Nella foto, il pesce siluro