Crema News - Il Presst dove lo faccio

Crema, 20 ottobre 2021

La giunta Fontana ha deliberato l’individuazione e la creazione dei primi PreSST (Presidi socio sanitari)/Case della Comunità in Lombardia solo la scorsa settimana, a distanza di 5 anni dalla riforma maroniana sulla Sanità (la legge 23/2015). A dirlo è Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia il quale ha poi asserito: “Questo è grave perché se da una parte, la mancanza di una rete strutturata di medicina territoriale con stabili punti di riferimento ha lasciato soli i cittadini nei mesi più difficili dell'emergenza sanitaria, al contempo questa solitudine si è ripetuta quotidianamente e si ripete tutt’oggi nonostante la presa del Covid sia oggi meno forte”.

Il consigliere Degli Angeli fa riferimento alla delibera 5373 dell’11/10/2021 con la quale la giunta ha per l’appunto approvato di pianificare gli interventi sugli edifici di proprietà del sistema sanitario regionale. L’obiettivo sarebbe quello di costituire 115 Case della comunità (ossia i PreSST) e 53 ospedali di comunità. Al contempo la giunta ha stabilito che le Ats dovranno far pervenire entro il 1° dicembre 2021 alla direzione generale welfare di Regione Lombardia i progetti di fattibilità tecnico-economica degli interventi sugli edifici affinché questi siano approvati entro la data del 31 dicembre 2021.

Commenta Degli Angeli: “Si tratta di un ritardo che, a oggi, ha abbandonato migliaia di cittadini durante la gestione delle proprie cronicità costretti ad inseguire prenotazioni per esami sempre più in la nel tempo e sempre più complicate da ottenere vista la mancanza di agende uniche di prenotazione di cui anche Agenas ha sottolineato più volte la mancanza”.

Va dritto al punto il consigliere Degli Angeli: il nocciolo della questione è che in questi cinque anni e nonostante i PreSST fossero previsti dalla riforma sanitaria, la giunta di centro destra sembra non aver lavorato in tale direzione. “Se i lavori fossero iniziati prima, a quest’ora - puntualizza Degli Angeli - si sarebbero già costruiti i primi importanti tasselli e invece siamo ancora indietro a cinque anni fa, mentre in molti territori, come quello di Crema, non sono ancora state individuate strutture atte a recepire un PreSST. Si rischia quindi di arrivare lunghi sugli obiettivi definiti dal Pnrr. Praticamente la Lega e il centro destra, dopo aver sperperato fondi pubblici per anni e aver trasformato la sanità in un poltronificio, si accingono a fare solo oggi quello che dovevano fare almeno 5 anni fa, e lo fanno con i soldi ottenuti da Giuseppe Conte e dal M5s”.

Numeri alla mano, Crema è una delle realtà più penalizzate da questa non programmazione. Se per esempio all’interno dalla Ats Milano sono state individuate 19 Case della comunità (Cdc) e 12 ospedali della comunità (Odc) con Case della comunità, anziché le 16 Cdc, i tre ospedali della comunità con Cdc e i cinque ospedali dalla comunità dell’Ats Insubria, l’Ats Valpadana vede solo sei Case della comunità, sei ospedali della comunità con Cdc e due ospedali della comunità. Questi sono per lo più dislocati a Mantova dove sono rispettivamente cinque Cdc, quattro Odc con Cdc e un ospedale della comunità.

“Per la precisione - chiosa Degli Angeli - a Crema non è ancora stata individuata alcuna struttura per una Casa della comunità, mentre è stato individuato solo un ospedale della comunità/CdC a Rivolta. Fontana e la Moratti sbloccheranno finalmente la questione dell’ex tribunale? Siamo stanchi di promesse. A Cremona, invece, sono state individuate tre strutture, ma il risultato è che una popolazione di oltre 350mila abitanti subirà ancora gli effetti di un’assente medicina territoriale. Cartina di torna sole che prova come la giunta Fontana non abbia mai avuto a cuore la medicina territoriale, con tagli alle strutture pubbliche a favore di una sanità privatizzata?”. 


Nella foto, il tribunale, fortemente voluto come sede del Presst dal comune