Crema News - Parkinson, se ne parla ai Lions

Crema, 06 maggio 2022

Serata partecipata e intensa quella vissuta al Ridottino nel segno del Parkinson cui il Lions Club Gerundo dedica da due anni un service.

Il presidente Mauro Merico ha dato il benvenuto al relatore Michele Gennuso, neurologo presso l’Istituto Clinico Città di Brescia, a Bianca Baruelli, presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi, a Marco Mantegazza, presidente dell’Associazione Tartaruga Onlus e ad AnnaLaura Maurin vice presidente dell’associazione stessa e coach del progetto box for Parkinson.

L’inizio della serata è stato contrassegnato dall’ingresso di due nuove socie: Psaola Merico e Stefania Serina e dall’ufficializzazione dell’ingresso di Maria Luisa Gasparini e dal rientro di Andrea Goldaniga.

L’excursus di Gennuso parte dal 1917 quando la malattia del parkinson veniva descritta per errore come paralisi che crea tremore: “Non è sintomo essenziale, bensì lo sono i rallentamenti nel senso motorio, conseguenti all’apatia e perdita di voglia di fare”. Da qui il medico ha sottolineato l’importanza  della dopamina: il movimento crea dopamina, per cui bisogna attivare l’attività motoria trenta minuti al giorno. E’ una terapia che permette di continuare a vivere, se non guarire, con un approccio multidisciplinare. Diverse équipes seguono il paziente: il neurologo, lo psicologo, il neuropsicologo con l’obiettivo di combattere la malattia e “prendere a pugni il Parkinson” cercando di ridare forza , coordinazione, equilibrio. Importantissime sono le relazioni con gli altri, soprattutto con i familiari, spesso impauriti e turbati. E’ necessario inoltre creare cultura con vari stimoli perché le malattie degenerative hanno bisogno di essere stimolate e il paziente riesca ancora ad acquisire la percezione del proprio corpo.

E’ seguito l’intervento di Banca Baruelli, che ha ringraziato il club per il sostegno con la creazione presso la FBC di una palestra boxe for Parkinson senza contatto, una attività del tutto innovativa volta a migliorare la qualità di vita e l’autonomia motoria. Nel tempo sarà possibile dare una risposta concreta alla cura geriatrica, soprattutto perché il paziente, interagendo con gli altri in questa attivata sportiva, non si senta mai solo.

Dal canto suo Marco Mantegazza ha sottolineato l’importanza della informazione e sensibilizzazione sulla malattia, volta ad aiutare i pazienti con ogni mezzo, in cui vengano coinvolti familiari ed amici con attività ludiche.

Infine AnnaLaura Maurin, grazie all’aiuto del club (che si è fatto anche carico dell’affiliazione alla organizzazione americana) ha portato a Crema in qualità di coach questa attività innovativa della boxe senza contatto.

I soci e gli ospiti del club hanno ritenuto di profondo interesse le comunicazioni con la dovuta sensibilità e partecipazioni: questo era lo scopo del meeting.


Nella foto, il relatore Michele Gennuso con il presidente Mauro Merico