Crema News - Meno esami

Crema, 15 giugno 2021

“La sanità lombarda ha una grande ferita aperta, al cuore: per colpa della pandemia, in tutti gli ospedali dalla Lombardia sono saltate migliaia di visite cardiologiche. Si parla di una differenza che tocca la punta del 48% tra il 2020 ed il 2019. Numeri alla mano, nella sola città di Crema, nel corso del 2020 sono stati eseguiti 6127 esami cardiologici in meno rispetto al 2019, una differenza pari al 33,36% (nel 2019 ne sono stati eseguiti circa 18.500)”. A rivelarlo è Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia. Lo scorso 26 aprile 2021 ha fatto una richiesta di accesso agli atti a tutte le Asst della Lombardia, chiedendo contezza di quanti esami cardiologici anche specifici siano stati effettuati dal 1 gennaio 2019 ad inizio aprile 2021.

Commenta Degli Angeli: “La riclassificazione dei dati mi preoccupa molto proprio perché mette in evidenza come ci sia stato un drastico calo, inaccettabile nelle dimensioni”.

Stando ai dati forniti dalle Asst, a risentire del taglio sono state soprattutto le prime visite cardiologiche e le visite di controllo cardiologico: entrambe hanno subito una netta riduzione che, nella sola Crema, oscilla tra il 38,96 per le prime ed il 29,20 per le seconde.

Si tratta di un dato particolarmente preoccupante, se si considera che le malattie cardiovascolari costituiscono, ancora oggi, uno dei più importanti problemi di salute pubblica: queste sono infatti tra le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità, soprattutto per quanto riguarda le malattie ischemiche del cuore, come ad esempio l’infarto acuto del miocardio anziché l’angina pectoris.

Precisa Degli Angeli: “Dati Istat evidenziano come le malattie del sistema circolatorio siano la causa di circa 224.482 decessi in tutto il Paese (97.952 uomini e 126.530 donne). Un numero pari al 38,8% del totale dei decessi. Mentre solo in Lombardia, i decessi causati da problemi cardiovascolari sono circa 31mila su un totale di circa 99mila decessi; il 31,3%. Mentre i ricoveri per eventi cardiovascolari si aggirano intorno ai 130mila ogni anno”.

Conclude il consigliere M5s: “Grazie alla campagna vaccinale sembrerebbe che il trend dei contagi sia in diminuzione. Ci si augura quindi che il lavoro di screening negli ospedali possa tornare alla normalità. Sarebbe tuttavia il caso che Regione Lombardia, data l’incerta situazione pandemica e a fronte dei preoccupanti dati emersi finora, possa iniziare a prendere provvedimenti utili a garantire puntuali campagne di screening e prevenzione su tutti il territorio. Soprattutto, cavalcando l’onda del Recovery Plan che intende attribuire alla Sanità fondi per circa 15 miliardi, Regione Lombardia dovrebbe iniziare a pianificare una più solida medicina territoriale nonché un rafforzamento delle strutture di sanità pubblica, come ad esempio le così dette Case di Comunità, strutture intermedie e nuovi standard per le Rsa, duramente colpite durante l’emergenza Covid”.