Crema News - Comune in tribunale

Rivolta d'Adda, 01 dicembre 2022

(Gianluca Maestri) Comune e G.Eco vanno alle vie legali. La società con sede a Treviglio chiede all’ente pubblico soldi in più, per via degli aumenti dei costi per lo svoltimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Rivolta, di cui è appaltatrice. Il comune è disposto a darne solo una parte. La mediazione fallisce. Perciò saranno i giudici del tribunale amministrativo a decidere chi ha ragione.

Se n’è parlato martedì in consiglio comunale, quando l’assessore al bilancio Giacomo Melini ha accennato all’incremento del fondo di riserva di 17.000 euro, somma che serve per far fronte alle spese legali di resistenza al ricorso al Tar che G.eco stessa ha presentato su questa vicenda. 

Il sindaco Giovanni Sgroi ha approfondito la questione: “Si tratta di un contenzioso dovuto, anche se non voluto dalle due parti, perché non c’era nessuna soluzione se non questa. G.Eco chiedeva al comune, con un certo livello di giustificazione, di contribuire alle spese alle quali ha dovuto far fronte per via dell’aumento dei costi delle materie prime. Solo che hanno giocato un po’ a scavalco, chiedendo prima 60, poi 80, poi 100, fino ad arrivare a 250mila euro. È chiaro che in una valutazione soggettiva io dico che una piccola parte di ragione la G.Eco possa averla ma, dal punto di vista contrattuale, essendo firmatario di un contratto che non permette deroghe, io non posso, in corso di quel contratto aumentare la tariffazione, altrimenti interverrebbe un meccanismo falso per cui uno qualsiasi degli altri partecipanti alla gara per l’appalto del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a Rivolta solleverebbe un reclamo. Stabilito che per contratto non potevamo dare nulla a G.Eco, c’è stata una mediazione su quanto riconoscere per i sei mesi di proroga tecnica (attualmente in vigore) dell’appalto: in un primo tempo sembrava che l’accordo potesse essere raggiunto poi il tutto si è giocato su 15-20mila euro e si è scelto di andare al contenzioso. Dobbiamo quindi affidarci a un legale”. 


Nella foto, il sindaco Sgroi mentre parla con alcuni cittadini