Pandino, 03 Gennaio 2023
(Gianluca Maestri) Si terranno stamattina, alle 11, nella chiesa di Santa Maria Annunciata di via Montegani a Milano, la città dove viveva, i funerali di Bruno Vescovo, ballerino di fama internazionale morto nel sonno per arresto cardiaco nella notte fra il 30 ed il 31 dicembre nella sua abitazione, all’età di 73 anni.
Per sua espressa volontà, dopo la cremazione, le sue ceneri saranno tumulate nel cimitero di Pandino, accanto alla madre Angelina Lualdi, pandinese.
Se ai più giovani il nome di Bruno Vescovo non dice nulla chi è un po’ più avanti con gli anni ne avrà sentito parlare. In particolare, per gli appassionati del genere, era un’icona: ballerino classico di fama internazionale, Bruno Vescovo all’età di diciannove anni è entrato nel corpo di ballo del Teatro alla Scala divenendone in breve tempo Solista e Primo Ballerino. Da allora ha iniziato una brillante e intensa carriera danzando innumerevoli ruoli classici e moderni nelle produzioni dei più grandi coreografi di fama mondiale presso i teatri di tutto il mondo.
Per parte di madre a Pandino aveva dei cugini con i quali intratteneva ottimi rapporti.
“Bruno – spiega Giuseppe Donati, che era quello a lui più vicino fra i suoi cugini pandinesi - aveva disposto che le sue ceneri fossero portate nel cimitero di Pandino. Ci teneva molto. Era legato al nostro paese dalla parentela con noi cugini. Mi piace ricordarlo come una bravissima persona, molto semplice e riservata. Mi raccontava di come si stupisse quando qualcuno lo riconosceva e di quando una volta venne fermato per strada da Yuri Chechi che, riconoscendolo, gli chiese un autografo”.
Nella foto, Bruno Vescovo