Foto esemplificativa
Casaletto Vaprio, 02 novembre 2025
(Gianluca Maestri) Negligenza.
Questa l’accusa mossa dal gruppo di minoranza Casaletto Vaprio Bene Comune all’amministrazione comunale riguardo ad un trattamento con un prodotto fitosanitario erbicida eseguito da una ditta del settore sul verde pubblico di via Roma lo scorso 12 settembre, fra le 8 e le 8,30.
“L’intervento – spiega il consigliere comunale di Casaletto Vaprio Bene Comune Daniele Valdarno - è stato eseguito in violazione del punto A.5.6 del Decreto del 22 gennaio 2014 che impone l’obbligo di informare preventivamente la cittadinanza mediante cartelli indicanti la sostanza utilizzata, la data del trattamento, la durata del divieto di accesso e di effettuare i trattamenti in orari che riducano al minimo il disagio per la popolazione. Inoltre, l’operazione è avvenuta in pieno orario scolastico, mentre bambini e cittadini si recavano alle proprie attività, senza alcun avviso o segnaletica, comportando un potenziale rischio per la salute pubblica. Un fatto gravissimo che ha esposto inconsapevolmente e potenzialmente i casalettesi a rischi sanitari”.
Venerdì la sindaca Ilaria Dioli e, per conoscenza, Valdarno stesso hanno ricevuto dall’Ats il riscontro alla segnalazione presentata dalla minoranza all’autorità sanitaria il 13 settembre scorso nel quale si ricorda: “Nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili è obbligatorio informare la popolazione mediante l’apposizione di cartelli/segnaletica che indichi, fra le altre cose, la sostanza attiva utilizzata, la data del trattamento e la durata del divieto di accesso all’area trattata”. L’Ats prosegue raccomandando all’amministrazione comunale “Di attenersi alle indicazioni sopra riportate, in particolare per quanto attiene alle modalità di avviso alla popolazione, le modalità di distribuzione del prodotto e il possesso, da parte del personale della ditta incaricata dell’attestato all’utilizzo dei fitosanitari”.
“L’amministrazione Dioli – aggiunge Valdarno - non è nuova ad atteggiamenti superficiali nei confronti della popolazione. Basti ricordare la gestione del caso-amianto, rimasto per oltre un anno e mezzo in un’area densamente abitata, coperto solo da teloni fissati con pietre e senza alcuna comunicazione alla cittadinanza”.
“Sentirò l’ufficio tecnico comunale – afferma la sindaco, - farò i miei debiti accertamenti e valuterò come rispondere”.