Bagnolo Cremasco, 14 novembre 2025

(Annalisa Andreini) Un incontro speciale quello di ieri nella palestra comunale di Bagnolo Cremasco.

I ragazzi e le ragazze della scuola secondaria superiore, grazie alla disponibilità della dirigente Daniela Semenzi e degli insegnanti, hanno potuto incontrare Giampietro Ghidini, papà di Ema (Emanuele), ideatore e presidente della Fondazione Ema Pesciolino Rosso. 

Un racconto toccante e una testimonianza diretta di un padre, che dal dolore della perdita del figlio, ha trovato la forza e il coraggio per reagire, incontrando tutti i giorni nelle scuole d’Italia, gli adolescenti a cui spiega, con parole molto semplici e dirette, ma che lasciano un profondo segno, i pericoli della droga e di fare scelte sbagliate. 

Ema Pesciolino Rosso è una fondazione nata in memoria di Emanuele Ghidini, un ragazzo di 16 anni morto a causa della droga.

Da allora il papà Giampietro si è impegnato con un’attiva campagna di sensibilizzazione rivolta ai ragazzi: di prevenzione sul tema delle droghe e per avviare un rapporto costruttivo e profondo con i propri genitori. 

Perché il nome Pesciolino Rosso? 

In ricordo di un episodio accaduto durante l’infanzia di Emanuele, quando all’età di 6 anni aveva liberato nel fiume un pesciolino rosso. 

Per un caso fortuito la morte dell’adolescente è avvenuta proprio nello stesso punto del fiume dove 10 anni prima aveva liberato il pesciolino.

All’incontro con gli studenti ha partecipato anche il sindaco Doriano Aiolfi e l’assessore alla cultura Vittorio Dornetti.