Crema, 02 dicembre 2022

Il Tar (sezione staccata di Brescia) ha accolto il ricorso proposto da una società attiva nel settore della produzione, vendita e commercializzazione di articoli pirotecnici avverso il regolamento comunale sul benessere animale. Sentenza che di fatto obbliga il comune di Crema a modificare il testo approvato il primo aprile del 2019 con deliberazione del consiglio comunale. La parte del regolamento interessata e annullata dal Tar è l'articolo 9, che riguarda nello specifico il divieto su tutto il territorio comunale di far esplodere petardi, botti, fuochi d'artificio e articoli pirotecnici in genere, prevedendo che il loro utilizzo "può configurarsi come maltrattamento e comportamento lesivo nei confronti degli animali".

I magistrati del Tribunale amministrativo regionale tra altri aspetti annotano che le regolamentazioni di livello locale non possono porre limitazioni alla disciplina euro-unitaria e nazionale sulla libertà di circolazione da garantire agli articoli pirotecnici. Il che rende il regolamento sul benessere animale "non solo in contrasto con le disposizioni nazionali ed euro-unitarie in materia, ma anche sproporzionato ed eccedente, per la sua indiscriminata ampiezza, rispetto allo scopo prefissato (il benessere animale) oltre che lesivo della libertà di iniziativa economica del ricorrente".

"Prendiamo atto della sentenza del Tar - commenta il sindaco Fabio Bergamaschi – e, anche sentito il parere legale, osserveremo quanto riportato dai magistrati modificando il regolamento nella parte interessata, ripubblicando il testo nella nuova versione aggiornata".

Il sindaco aggiunge comunque una sollecitazione: "Al netto della necessità di ottemperare alla pronuncia dei giudici, rimane salva la coscienza personale dei cittadini, che sono invitati a fare un uso dei materiali pirotecnici responsabile e quanto più rispettoso del benessere animale".

Traduzione: per Capodanno e feste comandate, si torna a sparare a più non posso, con buon pace degli animali che vivranno quei momenti terrorizzati e cercando rifugio dove rifugio non c'è. Oddio, non è che il regolamento, peraltro adottato quasi esclusivamente da Crema, sia stato molto osservato e che in tanti si siano astenuti dallo scoppiare i petardi, basta vivere in città e ascoltare quel che capita, non solo a Capodanno. Tuttavia, visto che questa parte regolamento deve essere modificata, possiamo suggerire di fare come Castelleone e altri comuni, cioè limitare a mezz'ora lo scoppio dei petardi. Così anche il Tar può ritenersi soddisfatto. Però, se si stabilisce mezz'ora, mezz'ora sia.