Crema News - Periodo sfortunato

Crema, 28 novembre 2020


Dopo la terza sconfitta consecutiva, parla il presidente Marinelli.

“Purtroppo è un periodo non certo fortunato per noi con gli arbitraggi. Io non parlo mai degli arbitri,  chi mi conosce lo può confermare, sono convinto della loro buonafede, altrimenti non saremo qua a discutere, ma è un dato di fatto che contro di noi mi pare che ultimamente ci sia un metro di giudizio molto più severo rispetto agli avversari. Ieri contro il Renate espellere dopo trenta minuti di gioco un nostro calciatore (Palermo) solo per aver detto che la decisione di fischiare quel fallo era scandalosa (senza parolacce o bestemmie), mi è sembrata molto precipitosa e penalizzante per noi. Già era difficile affrontare il Renate, che ha dimostrato di essere una grossa squadra, se poi lo devi fare in dieci uomini per oltre un’ora di gara, diventa una impresa. Oltretutto è la seconda espulsione consecutiva che subiamo nelle ultime due gare, dopo quella di Bortoluz mercoledì: non chiediamo favoritismi, ci mancherebbe, ma rispetto per i nostri colori, per il lavoro e i grossi sacrifici che noi, appassionati di calcio fino al collo, stiamo facendo in questa pesante e tribolata stagione. A volte mi e ci domandiamo noi dirigenti se il gioco ne vale la candela; quello che ci tiene attaccati a questo mondo è la passione, spero che non ce la facciano passare.”  


Gli fanno eco anche alcuni giocatori.

Luca Ceccarelli: “Purtroppo è arrivata un’altra sconfitta: la terza in questa settimana. Abbiamo cercato di portare a casa qualche punto anche contro il Renate e la squadra aveva iniziato bene questa sfida. Purtroppo anche oggi è successo quello che si sta ripetendo dall’inizio del campionato: regaliamo troppo agli avversari, poi non è mai facile recuperare il risultato. Sull’espulsione di Palermo credo che ci sia stata molta ingenuità. L’arbitro, sicuramente, avrà anche esagerato, perché a volte debbono essere anche bravi a lasciar correre qualche parola di troppo ma qualcosa gliel’avrà pur detto se poi lo ha espulso. Così come Bortoluz mercoledì e oggi Palermo, non possiamo permetterci questi atteggiamenti. E’ un momento in cui dobbiamo sistemare tutte questi dettagli. Da come avevamo iniziato il campionato, con cinque o sei gare buone, adesso la situazione sta diventando preoccupante. Noi abbiamo come obiettivo di arrivare alla sosta di Natale con il naso fuori dal pericolo retrocessione: già da mercoledì con la Juventus U23 ci sarà da portare a casa qualche punto. Anche con il cambio di modulo la squadra ha risposto bene: al Renate, nel primo tempo è stato concesso un solo tiro nello specchio della porta. Se poi andiamo a vedere il volume  del gioco espresso, loro sono stati molto limitati. I ragazzi hanno applicato al meglio quello che il mister ha chiesto per limitare i danni in questo momento: poi, come è successo mercoledì, l’espulsione ha cambiato il quadro generale e abbiamo dovuto rimodularci diversamente. Come possiamo uscire da questa situazione? Nell’aver la forza di andare a prenderci qualche risultato. I tre punti cambiano la prospettiva, ti fanno avere piu’ autostima, che in questo momento viene meno, a cominciare da mercoledì”.


Kevin Varas: “Una sconfitta che brucia essendo la terza consecutiva. Ognuno di noi deve farsi un esame di coscienza perché dobbiamo dare di più. E vero che siamo rimasti in dieci per un’ora di gara, ma non possiamo più commettere sbagli: ogni errore che facciamo veniamo penalizzati. E’ stata una partita che non si può nemmeno commentare più di tanto. Adesso dobbiamo pensare da subito alla gara di mercoledì con la Juventus: necessario portare a casa qualche punto”.   


Marco Palermo: "E’ vero che ho toccato la palla con la mano, poi ho commentato tra me e me che il fallo era scandaloso. L’arbitro è venuto verso di me e mi ha espulso direttamente senza darmi una motivazione. Una decisione che ci ha danneggiato. Anche Kabashi, che era vicino a me, era sorpreso quanto me e mi ha detto che era impossibile essere espulso per una cosa così. Sono molto amareggiato e arrabbiato per aver lasciato la squadra in inferiorità numerica, ma ancora adesso non mi capacito della decisione del direttore di gara”.



Nella foto, Marinelli