Crema, 11 novembre 2020


Sei anni nel mondo della musica liquida sono una eternità.

Tornare sul mercato discografico dopo un periodo così lungo può significare solamente due cose: o si è completamente pazzi o si ha qualcosa di importante da dire.

Per gli Overdreams valgono entrambe le cose. La formazione cremasca torna con una nuova formazione, che vede i due perni storici Andrea Spinelli e Stefano Bernardi affiancati dal rientrante Guido Sangiovanni e da Giulia Lucchi alla chitarra, e con una manciata di nuove composizioni che saranno anticipate il 1° dicembre dal lancio del singolo (sulle maggiori piattaforme di streaming e download) che darà anche il titolo al disco.

Il pezzo si intitola “Volevo fare un disco indie”, e già nel titolo c’è tutto lo spirito programmatico della band. Chitarre graffianti e ironia intelligente. Il pezzo infatti racconta la storia di una band che avrebbe voluto buttarsi nel calderone dell’indie, quell’IT-POP che in questi anni di "silenzio" della band cremasca è nato e ha prosperato, ma non avendo ironicamente la capacità, si limita a fare quello che sa fare meglio: attaccare i jack agli amplificatori e suonare senza limitarsi ad etichette di genere.

È questo lo spirito leggero, ma intelligente che domina tutti i brani del disco, che ha visto il gruppo impegnato in una lunga lavorazione di un anno a più tappe oggi finalmente concretizzata con un coraggioso lancio in pieno periodo di pandemia.

Ma, come già detto non c'è limite di genere, nelle corde della band che ha inserito influenze che danno al disco un’aria assai moderna, nonostante l'ironica "incapacità" di essere indie quando alla fine lo sono sempre stati.

Dalla cassa dritta in 4/4 alle sonorità scarne ma curate che proprio al tanto vituperato IT-POP, si rifanno i brani del disco, che saranno una sorpresa per i fan di lunga data della band, che ormai ha abbondantemente superato i 15 anni di attività.

Il disco composto da 10 brani invece uscirà nel 2021.


Nella foto, la copertina del disco e gli Overdreams