Crema, 22 ottobre 2020


Il primo week-end delle ‘nuove’ Giornate FAI d’Autunno 2020 chiude con grande soddisfazione dei volontari FAI cremaschi e con ‘nuovi’ numeri, molto ridotti rispetto agli anni scorsi, ma adeguati all’attenzione a e al rispetto rigoroso delle norme che l’emergenza sanitaria ci impone.

Il grande impegno della Delegazione FAI di Crema è stato premiato da 582 ordinatissimi ingressi in due intere giornate: 241 a Palazzo Marazzi, a Crema, e 341 a Villa Marazzi, a Palazzo Pignano; per la maggior parte prenotati con anticipo e organizzati in piccoli gruppi di persone attente e gentili, rispettose delle distanze interpersonali, accompagnati dalle ragazze e dai ragazzi del Liceo linguistico “Shakespeare” di Crema, dai narratori e volontari FAI, con la presenza e il supporto dei volontari di Protezione Civile “Lo Sparviere” (Camisano) e GIC “Vacchelli” (Palazzo Pignano).

La luce splendida di due giornate di sole ha inondato i due siti storici e ha reso ancora più gradevoli i percorsi nei cortili, nelle sale e nel parco, aperti ai visitatori con grande disponibilità ed entusiasmo dalla famiglia Marazzi che ringraziamo di cuore!

Le Giornate FAI d’Autunno del FAI cremasco continueranno la prossima domenica, 25 ottobre.

A Palazzo Pignano, chi non è riuscito a prenotare nel primo week-end, avrà un’ulteriore possibilità di percorrere le sale affrescate di Villa Marazzi dalle ore 13:30 alle ore 18:00 (richiesta la prenotazione online perché i posti sono limitati per le note esigenze di sicurezza: https://www.fondoambiente.it/luoghi/villa-marazzi?gfa con possibilità di scegliere la fascia oraria preferita e di donare un piccolo contributo destinato alla missione del Fondo Ambiente Italiano.

A Crema si aprirà nuovamente Palazzo Zurla De Poli, già protagonista del successo delle Giornate FAI d’Autunno 2019, con quasi 1500! visite), per offrire ad altri l’opportunità di conoscere importanti testimonianze del manierismo cremasco: solo negli orari 11-13 e 14-18 domenica 25 ottobre, prenotazione obbligatoria: https://www.fondoambiente.it/luoghi/palazzo-zurla-de-poli

Informazioni su tutte le aperture del secondo week-end cremasco in https://tinyurl.com/GFACrema e nel sito delle Giornate FAI d’Autunno 2020 www.giornatefai.it .


PALAZZO ZURLA DE POLI – CREMA, via Tadini, 2

https://www.fondoambiente.it/luoghi/palazzo-zurla-de-poli?gfa

Edificato nel 1520 da Leonardo Zurla, il palazzo si estende tra le attuali vie Tadini e Bottesini con due sobrie facciate esterne che ricalcano i canoni cinquecenteschi lombardi e che, come usualmente accadeva, riservano lo sfarzo agli ambienti interni.

Dal cortile un breve scalone conduce al salone principale detto “del Convitto” che presenta, nelle lunette e sulla volta, scene tratte dalla Favola di Amore Psiche (con attribuzioni a Giovanni Battista Castello, detto il Bergamasco e, recentemente, ad Aurelio Buso). In questo ambiente è presente un camino monumentale con decorazioni dedicate a Evangelista Zurla per onorare la sua partecipazione alla battaglia di Lepanto nel 1571. Nelle tre sale minori adiacenti, decorate con cicli pittorici dei maggiori artisti lombardi del tempo, ricorre il tema del peccato umano e del perdono di Dio. I tre cicli pittorici, tra i quali il fregio raffigurante le Storie del Figliol prodigo di Aurelio Buso, esprimono un unico progetto teologico, affidato dai committenti, in anni diversi, ai singoli autori perché lo sviluppassero secondo i canoni del proprio tempo e del loro personale stile espressivo.



VILLA MARAZZI, Palazzo Pignano (CR), via Roma, 14

https://www.fondoambiente.it/luoghi/villa-marazzi?gfa

Una torre, due grandi corti, agricola la prima, d’onore la seconda con la villa vera e propria, e un vasto parco costituiscono il complesso di villa Marazzi. La torre è l’edificio più antico, databile gli inizi del 1400, anche se rimaneggiato più volte: probabilmente una delle strutture difensive volute a guardia del territorio da Giorgio Benzoni, mentre era signore di Crema. La villa risale al XVI secolo, edificata come dimora di villeggiatura da Sermone Vimercati, che, con la sua sposa Ippolita Sanseverino, diede origine alla nobile famiglia dei Vimercati Sanseverino (1520 ca.). Nei secoli l'edificio ha subito modifiche, ma ha conservato l’impianto originario. Le decorazioni pittoriche della loggia e delle sale presentano rispettivamente caratteri stilistici dei secoli XVII, XVIII e XIX; attribuiti a Pietro Ferrabini i paesaggi che ornano la sala del biliardo.

Dall'inizio del XX secolo, per vie ereditarie, a partire dal conte Fortunato Marazzi, il complesso è proprietà della famiglia Marazzi.