Crema News - Vaccini, pochi e in ritardo

Regione, 01 marzo 2021

“Cambiano le persone, cambiano i piani vaccinali, cambia la curva dei contagi che torna a salire. L’unica certezza è l’inadeguatezza confermata dal centrodestra e da Regione Lombardia nell’affrontare la pandemia. Dal 18 al 28 febbraio sono stati vaccinati 13mila lombardi al giorno. Di questo passo ci vorranno dai due ai tre anni per vaccinare dieci milioni di lombardi. La propaganda del centro destra chiede di riaprire, i suoi amministratori non lavorano per farlo, perché incapaci di utilizzare l’arma più potente a nostra disposizione: i vaccini. La percentuale di vaccinati over 80 ferma intorno al 6%, per avere un termine di paragone nel Lazio sono al 22% e in Campania al 18%. Per quanto riguarda il personale scolastico in Lombardia sono stati vaccinati solo 239 individui. Mancano le dosi? Questo però il trio Fontana-Moratti-Bertolaso doveva saperlo già prima di promettere che tutti i lombardi sarebbero stati vaccinati entro giugno. Non solo, il 30% delle dosi a disposizione di regione Lombardia è ancora in magazzino". 

Lo dice Marco degli Angeli, consigliere pentastellato cremasco in regione. Nel cremasco ci sono 11.500 ultraottantenni. Di questi ne sono stati vaccinati poco più di 2500, cioè il 22%, percentuale che sale al 34% se si considera che hanno aderito alla vaccinazioni solo in 7500, sin qui.

"Il governatore Fontana dimostra di non aver ancora capito come funziona il sistema delle fasce - continua degli Angeli. - Abbiamo una ministra agli Affari Regionali, Gelmini, che annuncia orgogliosa come il grande cambio di passo di questo governo sia posticipare l’entrata in vigore dei provvedimenti il lunedì. Abbiamo un neo-assessore al Welfare, Moratti, che propone di vaccinare in base al Pil e dice agli anziani, oltre 500mila in attesa di una chiamata, che non c’è fretta. Abbiamo un coordinatore del Piano Vaccinale, Bertolaso, costretto ogni giorno a correggere quello che hanno provato a venderci come il piano modello per l’Italia. 

Da ultimo, la lettera inviata a una ultraottantenne del cremasco (ma non solo a lei) dove le si chiede di avere pazienza: prima o poi arriverà anche il suo turno (e il suo vaccino).


Nella foto, la lettera di scuse