Crema News - Signori si cambia

Regione, 09 gennaio 2021

Oggi rimpasto in regione Lombardia, con Letizia Moratti che entra come vicepresidente e assessore al Wellfare al posto di Giulio Gallera. Il rimpasto non è stato gradito da tutti. “Si tratta di un rimpasto tardivo che non riuscirà a risollevare le sorti di una giunta regionale in grandissima difficoltà in cui cambiano alcuni nomi, tutti catapultati da fuori, e vengono stravolte deleghe e assetti sulle partite strategiche, a partire dalla sanità e dall’assistenza, ma anche dello sviluppo economico, dell’istruzione e della casa. Siamo ormai al crepuscolo di una giunta regionale che non ha saputo correggere i suoi stessi errori”. 

 È con queste parole che il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni commenta il rimpasto illustrato oggi dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. 

 “E ancora una volta la nostra provincia è rimasta scoperta, senza nessun rappresentante al governo della regione - aggiunge con una nota di delusione il consigliere dem – poteva essere questa l’occasione per esprimere finalmente quei territori, come Cremona, che in questi tre anni non sono stati rappresentati, mentre altri, come per esempio Lodi, ne hanno anche due”. 

Negativo anche il giudizio di Marco degli Angeli, consigliere regionale del M5S. “La Lombardia e i lombardi sono stati umiliati da scelte di partito. Salvini decide sulle poltrone mentre Fontana, il “presidente fantasma” si limita a leggere o meglio a ripetere, le sue veline”.

Secondo quanto Degli Angeli riporta, “il consiglio regionale è stato esautorato da ogni suo ruolo a favore di un punto stampa dove non è esistita la possibilità, per decine di organi d’informazione, di chiedere conto in merito alle decisioni assunte dalle segreterie dei partiti. Il ruolo della presidenza della Lombardia è stato svilito, insieme a quello della regione. Tutto si è trasformato in un megafono di un leader di partito, che conosce solo l’alfabeto della propaganda”.

È un piatto servito caldo, quello che Degli Angeli presenta, in conclusione della sua invettiva contro le scelte di un partito, e contro chi, almeno non sembra, non lavora per l’interesse e la salute pubblica, ma per marketing politico: “Il rimpastino lombardo  - conclude Degli Angeli - oltre che un’inutile perdita di tempo, sarà indigesto per i lombardi perché in Lombardia non ha fallito una squadra, o solo qualche giocatore in campo. Qui ha fallito un’ideologia sanitaria che ha messo il privato davanti al pubblico, il business prima del servizio. Che Gallera sia stanco è una balla: nella nostra regione è arrivato al capolinea il sistema Lombardia di Formigoni, Maroni e Fontana”.


Nella foto, Letizia Moratti e Giulio Gallera