Crema News - Reddito di cittadinanza sotto accusa

Regione, 18 giugno 2021

“Sono tante le polemiche che continuano a circolare sul reddito di cittadinanza. Hanno senso di esistere? No, ovviamente. I veri problemi, che quella parte di politica, per questioni di propaganda non dice, sono ben altri. E in primis vanno proprio contro i giovani”. Non usa mezzi termini e va dritto al punto il consigliere regionale del M5s Lombardia, Marco Degli Angeli.

“Il mondo della ristorazione e quello alberghiero - riprende - sono i settori che principalmente denunciano la carenza di mano d’opera. La situazione, del resto, si è sbloccata solo recentemente e, in mancanza di una tempestiva organizzazione, molti giovani hanno optato per altre occasioni e opportunità lavorative, diverse dalle offerte stagionali. Non è un caso che le principali difficoltà arrivino proprio da quei settori che vivono di stagionalità”.

Se la tardiva programmazione è un effetto collaterale, il principale motivo per il quale domanda e offerta faticano a incontrarsi è però un altro. “Diverse inchieste giornalistiche - spiega Degli Angeli - hanno dimostrato come spesso e volentieri ai giovani vengano offerte condizioni economicamente troppo poco vantaggiose, magari pagate 3 euro l’ora per 12 ore lavorative. Non è accettabile che non ci sia un riconoscimento dignitoso del lavoro. Forse bisognerebbe iniziare a rivedere i principi lavorativi, smetterla di sfruttare i giovani dando poi loro dei pigri e affossare di conseguenza il Reddito di Cittadinanza. In tal senso va sottolineato che il Rdc non viene dato a chiunque ne faccia richiesta, ma soprattutto non è una misura sine die: infatti, dopo la terza offerta di lavoro rifiutata, la misura sociale viene tolta”.

Conclude Degli Angeli: “Finora il Rdc ha funzionato da ammortizzatore sociale. E purtroppo, appena lo sblocco dei licenziamenti sarà reso operativo, prevedo che questa misura sarà ancora più necessaria e fondamentale di quanto lo sia stata fino a oggi. Per questo motivo sarà importante anche la risposta dei comuni nell'attivazione dei PUC: per dare effettivo compimento ad un progettualità capace di valorizzare in toto la persona partendo dalla formazione e dall'inclusione con utilità sociale. E per dare inoltre continuità al rafforzamento dei centri per l’impiego, che negli anni sono stati ridotti all'osso. In tal senso ci sarà da lavorare sui fondi del Recovery Plan investendo su innovazione, ricerca e sviluppo. Si tratta di una programmazione oltre che necessaria fondamentale. Se infatti vogliamo puntare su un sistema Paese forte, capace di incentivare e far crescere i giovani, assieme alle politiche di Welfare dovranno esserci delle forti politiche attive del lavoro”.