Regione, 02 aprile 2020
Egr. Direttore,
io insisto. Per quel che posso e come posso. E insisterò fino a che non verranno fatti i tamponi. Negli ospedali, nelle case di riposo e, soprattutto, a casa. Ascoltando anche le richieste dei medici di base. Ieri sette sindaci di comuni capoluogo lombardi tra cui anche il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, anche a nome di tanti altri sindaci di piccoli e medi Comuni, hanno scritto al Presidente Fontana ponendo quattro domande. Le stesse che da settimane poniamo in Regione. E ancora una volta non c'è stata alcuna risposta, ma sono stati accusati di fare inutile polemica e soprattutto di non essere degli esperti.
Oggi un virologo di fama mondiale, un esperto, pone le stesse questioni dei sindaci.
In Lombardia devono essere monitorati i pazienti a casa, partendo da coloro che vivono con un famigliare risultato positivo e da chi presenta anche sintomi lievi.
Servono quindi più tamponi per contenere e fermare il contagio.
In Veveto fanno circa 20mila tamponi al giorno. In Lombardia tra i 4 e i 6 mila.
A questo virologo, che è un esperto, Fontana ha risposto che "gli scienziati facciano gli scienziati ed evitino di prendere parte ad una competizione".
Suggerisco al presidente Fontana di fare meno polemiche e di cambiare strategia da subito: potenziando i controlli domestici e mettere in condizione i medici di base di fare il proprio mestiere.
Spero non sia una questione di soldi. E se anche fosse, va superata. Senza girarci troppo intorno. Questa non è una competizione. È una guerra. E in guerra bisogna sapere che è alleato e chi è il nemico. E in questo caso il nemico è invisibile. Va fatto tutto il possibile per fermare il contagio.
Matteo Piloni (Consigliere regionale Pd)