Crema News - Ma la bici no

Regione, 05 giugno 2020


Con una circolare interna Trenord ha comunicato che dal 3 giugno – giornata mondiale della bicicletta - ha vietato il trasporto delle biciclette su tutti i treni del servizio regionale, con l’eccezione dei convogli che dispongono di spazi appositamente previsti. I motivi addotti sono naturalmente le norme di sicurezza anti-Covid, ma la decisione ha suscitato parecchie perplessità e scatenato le proteste di molti pendolari.

 “È un vero e proprio controsenso – tuona il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni- Mentre molti si tanno muovendo per agevolare l’utilizzo delle biciclette sui mezzi pubblici e sulle strade, Trenord decide di andare nella direzione opposta, adducendo motivazioni che non sono affatto convincenti. 

Con un minor carico di passeggeri dovrebbe anzi essere facilitato il trasporto delle biciclette, ma se anche ciò non fosse possibile per la conformazione dei convogli, Trenord dovrebbe allora garantire carrozze ulteriori e dedicate. Non è pensabile, oggi come oggi, che la soluzione sia quella di eliminare le biciclette che rappresentano anzi la giusta direzione da intraprendere”. 


Ecco la risposta di Trenord che spiega le ragioni del divieto

Troppe biciclette a bordo dei treni, impossibile ormai garantire la sicurezza e le norme sul distanziamento. Per queste ragioni Trenord ha disposto il divieto di portare bici in carrozza. Resta consentito il trasporto di biciclette pieghevoli, monopattini e mezzi simili non ingombranti, con dimensioni non superiori a 80x120x45cm, e riposti in modo da consentire l’accesso, la movimentazione e la disposizione dei passeggeri in sicurezza a bordo treno. 

Durante il periodo dell’emergenza sanitaria, in particolare negli ultimi giorni dopo il lockdown, il fenomeno dei riders metropolitani ha raggiunto livelli numerici insostenibili a ogni ora del giorno. Si verificano veri e propri “assalti ai treni” con centinaia di biciclette, che pregiudicano la sicurezza dell’esercizio ferroviario e rendono impossibile il mantenimento delle distanze imposte per il post-Covid19 fra i posti disponibili – il 50% di quelli a sedere, il 15% di quelli in piedi – durante la corsa, la salita e la discesa dai convogli e gli spostamenti in carrozza. 

La mancanza di rispetto delle regole – non più di 5 biciclette a carrozza nel periodo pre-Covid – non può essere più contrastata dal solo personale ferroviario. Il fenomeno è in espansione e non può essere scaricato sull’ultimo segmento di mobilità che collega la periferia al centro.

Trenord ha sempre favorito il trasporto biciclette sui treni per accrescere la mobilità dolce, anche con offerte commerciali dedicate. Intende continuare a farlo, a condizione che sia garantita la sicurezza dei passeggeri e rispettato il distanziamento. 

Nei prossimi giorni saranno comunicati i treni su cui sarà possibile portare biciclette a bordo.



Nella foto, un treno dove si invoglia a portare la bici