Crema News - Lite sulla caldaia

Agnadello, 21 gennaio 2020

Per il malfunzionamento della centrale termica, che nel periodo delle feste di Natale si è tradotto in ripetuti guasti all’impianto riscaldamento della palestra comunale, ora ripristinato, la precedente amministrazione, guidata dall’attuale minoranza di “Lista per Agnadello”, è stata accusata dalla maggioranza di aver fatto una cattiva manutenzione. Arriva ora la replica dell’opposizione. “Nella realtà dei fatti –spiega il capogruppo di Lista per Agnadello Giovanni Calderara, sindaco nel periodo 2014-2019 messo sotto accusa dall’attuale amministrazione-, la precedente giunta era intervenuta sulla centrale termica che riscalda, oltre alla palestra, il palazzo municipale, la scuola media, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria sostituendo due delle tre mega caldaie che costituiscono l’impianto. Non era stata sostituita la terza, quella più piccola, perché non presentava problemi. Inoltre, interventi di sostituzione di pompe vecchie con pompe nuove sono stati effettuati presso le cosiddette sottostazioni del palazzo municipale e scuola media. Non ricordiamo precisamente, ma il costo di questi interventi di sostituzione ha probabilmente superato i 50.000 euro”. Calderara ricorda come fino alla scorsa stagione invernale, al di là di sporadici episodi di interruzione causati più che altro da problemi elettrici, la centrale termica e l’impianto nel suo complesso abbiano funzionato regolarmente e come la situazione di relativa tranquillità di questa stessa centrale avesse indotto la precedente giunta a destinare ulteriori 50.000 euro alla sostituzione delle caldaie del centro sociale e degli impianti sportivi di via Bosio. “Riassumendo –prosegue il capogruppo-, solo per la manutenzione straordinaria degli impianti di riscaldamento la precedente giunta ha investito oltre 100.000 euro. Altro che incuria e disattenzione, che sono una panzana inventata da chi sembra sbarcato da un altro pianeta, del tutto impreparato a far fronte alle difficoltà, anche impreviste, che il ruolo di pubblico amministratore comporta”.


Nella foto, Giovanni Calderara