Crema News - Battaglia sul ponte

Crema, 21 febbraio 2020

La risposta del gruppo di maggioranza in comune in merito ai rilievi avanzati dai grillini sui lavori in corso sul ponte di via Cadorna.


"Evidentemente immemori dell’aver regalato alla Repubblica un ministro ai Trasporti che a proposito di un ponte sentì di rassicurare che si sarebbe fatto “in settimane, forse mesi, certamente anni”, i cinquestelle di Crema si sono esercitati in un comunicato che – partendo dalla pura osservazione degli effetti dei lavori al ponte sul fiume Serio in Via Cadorna – si lancia in critiche verso l’amministrazione comunale.

I 5stelle cremaschi sostengono che “non sono stati programmati seriamente gli interventi”, ma sono privi delle indispensabili informazioni tecniche che stanno dietro certe scelte e soprattutto i loro tempi, e che riguardano per forza chi ha l’onere di amministrare. Crediamo che il ponte di Via Cadorna non dovrebbe diventare un terreno di scontro politico, essendo un intervento puramente tecnico.

Di sicuro ha poco da insegnare in quanto a serietà porre la seguente domanda retorica: “Non era ragionevolmente prevedibile, fin dall’inizio, che le campionature e le analisi sarebbero proseguite per un mese intero, anziché per 15 giorni, con l’impiego di mezzi che avrebbero richiesto la chiusura totale al traffico del ponte e che le analisi e le loro risultanze avrebbero richiesto mesi (non si sa ancora quanti)?”.

Era difficile mettere quattro errori in tre righe, ma ci sono riusciti.

Punto primo: le campionature sono solo l’ultima parte dell’intervento e non sono durate un mese, bensì pochi giorni. Tutti i cittadini hanno potuto appurarlo. La sensazione è che chi ha redatto il comunicato non sappia con precisione di cosa parla. Il 20 gennaio sono iniziati i lavori, il 29 gennaio sono state rimosse le parti cementizie, da quello che abbiamo appreso dalle comunicazioni del Comune nelle ultime tre settimane sono state fatte scansioni laser e solo nell’ultima settimana le campionature, concluse mercoledì scorso, le quali avevano necessitato della chiusura dalle 9 alle 17. Per due soli giorni.

Punto secondo: cosa poteva esserci di prevedibile nei lavori al ponte di ferro? Essi si basano sulla eliminazione del cemento al carter nella parte sottostante dell’infrastruttura e sulla conseguente analisi, prima visiva, poi tecnica, di quanto emerso; e infine le decisioni avvengono in base all’osservazione, all’esperienza e ai primi dati raccolti dagli ingegneri. Tutte informazioni prodotte sul campo all’origine di provvedimenti che non si potevano ragionevolmente prendere prima. Punto terzo: i mezzi utilizzati sono stati diversi e non sempre il ponte è stato chiuso completamente, anzi, lo è stato finora per una percentuale minima del tempo dei lavori. Punto quarto: le risultanze richiederanno mesi, dice il comunicato cinquestelle. E questa, di grazia, da dove viene? Il movimento cinquestelle è forse a conoscenza di informazioni che gli ingegneri non hanno comunicato a nessun altro?

Va fatta chiarezza subito e una volta per tutte: l’Amministrazione non sta improvvisando, ha invece seguito alla lettera i vari aggiornamenti degli ingegneri che si sono susseguiti in queste settimane. L’improvvisazione non c’entra nulla: si chiama progredire nella conoscenza e agire di conseguenza. È un lavoro quasi archeologico.

Un altro punto assolutamente grave, e che l’assessore Bergamaschi ha già smentito in altre sedi, è che i cittadini siano mai stati in pericolo. Ci vuole accortezza assoluta e non vanno usati aggettivi con lo scopo di gettare panico nell’opinione pubblica: è un atto irresponsabile.

La maggioranza a sostegno dell’Amministrazione apprezza gli sforzi e la cautela messi nell’opera di valutazione dello stato di salute del ponte di Via Cadorna ed è evidente che ogni altra valutazione su cosa fare nei rapporti coi quartieri coinvolti è prematura fino alle prescrizioni della società incaricata, che avranno presumibilmente degli effetti, quelli sì, prevedibili e programmabili: per una volta che siamo di fronte alle parole della scienza, a ciò che è oggettivo e non opinabile, sarebbe il caso di fare coscienziosamente un passo indietro e aspettare. La politica potrà dire la sua, è indubbio, nel cambiamento del rapporto tra la città e il ponte, ma prima parli la scienza".


La risposta dei grillini

"La maggioranza che sostiene il sindaco si è precipitosamente affannata a replicare, dando, peraltro, una versione dei fatti che non ha proprio nulla di convincente e di esaustivo. Per i toni nervosi e stizziti usati nella replica, la stessa maggioranza ha, suo malgrado, confermato l’insoddisfacente gestione dell’intera partita.

I tentennamenti ed i ritardi sono sotto gli occhi di tutti: l’Amministrazione ha affidato l’incarico di effettuare i lavori di controllo sul manufatto solo nel febbraio 2019, dopo anni di governo cittadino, e tali lavori hanno avuto inizio soltanto nel gennaio del 2020!

Nelle sue considerazioni, il Movimento 5 Stelle non ha mai fatto emergere alcuna forma di allarmismo, avendo “semplicemente” segnalato il disagio dei Cittadini che abitano nei Quartieri di San Bernardino e di Castelnuovo. E' stato l'Assessore in persona ieri ad affermare, letteralmente, sui social che "c'è in gioco l'incolumità dei cittadini".

Da parte nostra, in mezzo alla confusione su fatti ed antefatti di quel Ponte, ci siamo premurati di avanzare all’Amministrazione Comunale proposte, provenienti dagli stessi residenti in questi due popolosi Quartieri Cittadini, per contenere le difficoltà nei loro spostamenti:

1) valutare un senso unico alternato, con semaforo o, meglio, con fasce orarie specifiche in base ai maggiori flussi di traffico, da e per il centro;

2) eliminare, fintanto che la situazione non sarà tornata alla normalità, la sosta di soli 30 minuti dai parcheggi di via Cadorna, per consentire di parcheggiare prima del ponte ed andare in città a piedi, così da non dover compiere la circumnavigazione di Crema al rientro;

3) istituire uno scuolabus gratuito per bambini e ragazzi di San Bernardino, Castelnuovo e Vergonzana che frequentano le scuole, di ogni ordine e grado, in Crema;

4) garantire temporaneamente, in tempi celeri, almeno, ma non solo, agli abitanti dei quartieri suddetti, un permesso per parcheggiare gratuitamente in città per tutto il tempo in cui persisterà il senso unico del ponte. Questo al fine di andare incontro agli enormi disagi che interi quartieri stanno vivendo.

Con buona pace della Giunta Bonaldi, il Movimento 5 Stelle, oltre ad non lasciarsi condizionare da quanto affermato nella retorica difesa d’ufficio messa frettolosamente in campo dalla maggioranza consiliare, continuerà ad esercitare il proprio ruolo di controllo sui lavori riguardanti il Ponte di Via Cadorna e a farsi interpreti delle legittime istanze provenienti dai Cittadini!"


Nella foto, il ponte chiuso per lavoro