Crema News - Ats senza Mantova

Regione, 02 gennaio 2021

Nuova Ats della provincia di Cremona: sono già 18 i comuni favorevoli a far divorziare Cremona da Mantova e a volere una Ats solo della nostra provincia. “L'area omogenea cremasca facci sentire la sua voce in Regione Lombardia – dicono Marco Degli Angeli, consigliere regionale e Manuel Draghetti consigliere comunale a Crema per i grillini. - I sindaci devono avere un ruolo da protagonisti nel ridisegno dell'assetto sanitario Lombardo. Per questo motivo, non si può non evidenziare che già 18 comuni cremaschi abbiano votato favorevolmente la mozione per l'istituzione di una Ats cremonese separata da Mantova”. 

Un bel segnale che conferma la bontà della proposta, formalizzata anche con un ordine del giorno, e che aveva trovato voto favorevole unanime anche dal consiglio regionale lombardo nel mese di luglio e proposto da Degli Angeli. 

“La questione non è geografica, ma di merito, in quanto il vero problema della sanità sono i contenuti –riprende Degli Angeli. - Una Ats più vicina ai territori e collaborativa con i primi cittadini è necessaria per il rilancio della medicina di base,

territoriale, sulla prevenzione in tutti i suoi aspetti, sull’assistenza domiciliare integrata e nella gestione delle cronicità”.

La ‘fronda’ da Mantova è cominciata l’estate scorsa, quando a Casale Cremasco, sindaco Antonio Grassi, venne votata all’unanimità una mozione che chiedeva di staccare l’Ats da Mantova. Da allora in sempre più comuni la risoluzione è passata e nelle prossime settimane altri consigli comunali sono pronti a votare il divorzio.

Sul tema interviene anche il Portavoce comunale Draghetti, depositario di una mozione comunale a Crema sempre sul tema: "Mi auguro che, presto, anche la mozione del M5S Cremasco venga discussa e votata anche dal Consiglio comunale di Crema, per poi chiedere a gran voce un incontro in Regione per portare le istanze di un'Area Omogenea unita e decisa a raggiungere l'obiettivo che è quello di avere un’Ats, o comunque un'organizzazione della nostra Provincia, più vicina ai Comuni e ai sindaci, primi responsabili della salute pubblica”.