Crema News - "Ecco perché del contributo"

Crema, 10 gennaio 2021

Il sindaco di Crema Stefania Bonaldi risponde a Piergiuseppe Bettenzoli in merito all'esposto presentato da Rifondazione comunista riguardo al pagamento di 38mila euro alla società Forus per calmierare le tariffe delle società sportive.


"Le società sportive di Crema che fruiscono della Piscina a settembre ci hanno avvisato che Forus Italia, nuovo gestore subentrato a Sport Management, aveva praticato significativi aumenti tariffari, portando a 12 euro orari oltre IVA il costo a corsia. Costo in linea con tariffe praticate in impianti sportivi similari, ma elevato per le nostre società che dal 2015 beneficiavano di tariffe molto più basse, peraltro diversificate (la più bassa, 4,20 euro oltre IVA, totalmente fuori mercato).

 Come abbiamo spiegato, anche in Consiglio Comunale in sede di variazione di bilancio, oltre che nella comunicazione successiva, Sport management dal 2016 al 2020 aveva avuto cinque anni di tempo per incrementare gradualmente le tariffe per lo spazio acqua delle società sportive, ma non lo ha mai fatto per propria scelta o per proprio errore. Dal 2016 al 2020 il Comune di Crema aveva corrisposto ad essa, attraverso la società Cremasca servizi, un importo a scalare, dai 50 mila euro del 2016 ai 10 mila euro del 2020 (pressoché trattenuti poi, causa lockdown) che serviva proprio ad accompagnare il graduale aumento delle tariffe per le società sportive del nuoto, arrivando ad una situazione di equilibrio e ad un allineamento con le tariffe praticate in impianti analoghi. Un allineamento che ora il nuovo gestore, Forus Italia, pretende e che le società sportive si sono trovate improvvisamente a fronteggiare.

 Potevamo fare finta di nulla. Potevamo dire alle società sportive che in fin dei conti avevano beneficiato di condizioni molto favorevoli per 5 anni. Potevamo dire che il Comune i suoi sforzi li aveva già fatti. Certo, potevamo, ma abbiamo preferito assumere una posizione di mediazione tra Forus e le società sportive di Crema: intanto esigendo che la tariffa oraria, inizialmente più alta, fosse non più di 12 euro/ora, dopo le istruttorie condotte dall'ufficio Sport, e in seguito negoziando con le società un incremento delle loro tariffe orarie, impegnandoci per ogni ora di affitto di spazio acqua in piscina a corrispondere a Forus la differenza fra quanto pagato dalla singola società e la tariffa praticata.

Dunque, una misura per non fare, è il caso di dirlo, affondare le società sportive, che svolgono un servizio sociale fondamentale, e nello stesso permettere al gestore di pagare i suoi dipendenti, lavorando in regime di mercato.

 La proposta arrivata alla Giunta dalla parte tecnica comunale, che ha il compito di attuare gli indirizzi politici con atti adeguati, è stata quella di una erogazione diretta a Forus, come contributo a beneficio della fruizione degli spazi acqua da parte delle società del nuoto di Crema, anziché l'assegnazione di contributi differenziati alle società sportive, per calmierare pro quota le tariffe" 


 Nella foto, la piscina di Crema