Crema News - Dal territorio - Prestito aziendale o privato

Dal territorio, 22 aprile 2024

Bisogno di liquidità per innovare il parco macchine della propria azienda, o per comprare tutto il necessario per il figlio che sta per nascere? Le situazioni in cui le aziende e i privati hanno bisogno di una forma di finanziamento sono molte e hanno bisogno di attente valutazioni per individuare qual è più sostenibile.

 Nel corso del 2024, il settore del credito alle imprese in Italia mostra una tendenza alla stabilità, nonostante un incremento nella percezione del rischio di credito. Si è assistito a un allentamento delle condizioni generali di finanziamento, principalmente osservando la diminuzione dei margini di interesse sui prestiti a basso rischio. I prestiti al settore privato sono diminuiti del 2,8% su base annua. I prestiti alle famiglie hanno visto una riduzione dell'1,3%, mentre quelli alle società non finanziarie del 3,7%.

 Nel vasto universo finanziario, è essenziale comprendere le distinzioni tra i prestiti aziendali e quelli per privati per prendere decisioni finanziarie sagge e informate. Anche se apparentemente simili, queste due forme di finanziamento presentano differenze sostanziali che influenzano direttamente la strategia finanziaria sia delle imprese che degli individui.

I prestiti aziendali sono una risorsa vitale per le imprese che mirano a espandersi, innovare o consolidare le proprie attività. Sono spesso utilizzati per finanziare progetti di lungo termine come l'acquisizione di attrezzature, lo sviluppo di nuovi prodotti o l'espansione delle infrastrutture. Altrettanto importanti sono i prestiti a breve termine, che possono essere erogati in brevissimo tempo come si può vedere qui, per garantire la liquidità indispensabile per cogliere certe opportunità che non aspettano.

 Da ricordare che l’onerosità dei finanziamenti alle imprese viene ripagata con interessi più bassi rispetto a quelli per i privati, ragione per la quale è prassi aziendale molto diffusa quella di avere costantemente una linea di credito attiva dedicata ad alimentare l’attivo circolante per anticipare, ad esempio, tributi e approvvigionamenti prima di incassare fatture già emesse.

D'altra parte, i prestiti per privati si concentrano sulle esigenze finanziarie degli individui, come l'acquisto di una casa, l'investimento nell'istruzione o l'acquisto di beni di consumo. Solitamente di importo più modesto e con scadenze più brevi rispetto ai prestiti aziendali, rappresentano un'opportunità per migliorare la qualità della vita e realizzare obiettivi personali e familiari.

 Una delle principali differenze tra i due tipi di prestiti risiede nei requisiti di garanzia e nel profilo di rischio associato. Mentre i prestiti aziendali richiedono spesso garanzie collaterali come beni aziendali o garanzie personali, i prestiti per privati possono essere garantiti da una vasta gamma di asset personali come immobili, auto o titoli in portafoglio. Questo implica una diversa valutazione del rischio da parte degli istituti finanziari e può influenzare i tassi di interesse e le condizioni di rimborso.

 Un'altra distinzione significativa è rappresentata dai tassi di interesse. I prestiti aziendali tendono ad offrire tassi più bassi rispetto ai prestiti per privati. Ciò è dovuto alla maggiore stabilità finanziaria delle imprese e alla loro capacità di generare flussi di reddito costanti per rimborsare il prestito; condizioni attentamente valutate durante l’istruttoria per la concessione del credito. Invece, ai prestiti per privati sono collegati tassi di interesse anche sensibilmente più alti a causa del maggiore rischio individuale associato alla capacità di rimborso in genere più contenuta.

 In conclusione, sia i prestiti aziendali che quelli per privati giocano un ruolo fondamentale nel panorama finanziario globale. La scelta tra i due dipende dalle esigenze specifiche dell'azienda o dell'individuo e dalle rispettive capacità finanziarie. Per l’individuazione dell’opzione del prestito più adeguata alle proprie esigenze si deve tener conto del tasso di interesse applicato, delle spese amministrative, della ripartizione del piano di ammortamento e dei tempi richiesti dalla società erogante per accettare o respingere la domanda di prestito.