Crema News - Tu ti astieni, io ti premio

Pandino, 25 maggio 2020


La sala consiliare del castello visconteo ha ospitato l’edizione 2020 della cerimonia di premiazione dei pazienti in astinenza dell’Unità Operativa di Riabilitazione dalle Dipendenze dell’ospedale Santa Marta di Rivolta (Asst di Crema). A presentarla, come sempre (“Ma senza valletta quest’anno” ha simpaticamente precisato), è stato Giorgio Cerizza, ex responsabile dell’Unità Operativa oggi in pensione e collaboratore esterno della struttura di viale Monte Grappa. “Eravamo abituati all’applauso di un teatro – ha detto Cerizza - per serate come questa e, devo confessarlo, un po’ di sconforto inizialmente c’è stato ma non potevamo arrenderci e rinunciare a un appuntamento del genere, anche a distanza”. Cerizza ha chiesto un intervento di saluto a Nicola Ferrari, presidente dell’associazione di volontariato “L’Approdo”, che opera a stretto contato con l’Unita Operativa di Riabilitazione delle Dipendenze del Santa Marta e a Piergiacomo Bonaventi, sindaco di Pandino, mentre Pier Mauro Sala, direttore socio-sanitario dell’Asst ha inviato un videomessaggio di saluto. Poi, il via con la premiazione dei pazienti in astinenza e le testimonianze di ciascuno di loro. Negli anni scorsi venivano chiamati a gruppi e si affacciavano a uno a uno sul palco per poi sedersi accanto a Cerizza e parlare al pubblico. Stavolta la chiamata è stata virtuale. Carlos, alcolista in astinenza da 3407 giorni, è stato il primo, a raccontare via web la sua storia: “Sono fiero –ha detto- di essere in astinenza. Da circa un mese sono papà”. Dopo di lui Tommaso. “Festeggio 4 anni di astinenza da cocaina e va tutto bene. Sono contento della scelta che ho fatto e di ciò che mi sono creato, di mia figlia Beatrice, della mia compagna Veronica, dei miei amici e delle mie passioni. Sono felice”. “Sono Nicola –ha detto il terzo premiato- e sono molto soddisfatto perché sono passati 5 anni da quando ho smesso di fumare le canne”. Per loro e per tutti gli altri che si sono succeduti sul palco virtuale del castello pandinese, un attestato che sarà fatto avere loro al più presto. Targhe, invece, per chi ha raggiunto il quinquennio di astinenza. “Non dobbiamo dimenticare –ha proseguito Cerizza- chi vi accompagna nel percorso di recupero”. Anche loro hanno dato una testimonianza sottolineando come sia stato difficile lavorare durante il lockdown. 


Nella foto, il dottor Giorgio Cerizza alla premiazione