Crema, 30 maggio 2016

I sindaci e i consiglieri provinciali scrivono sul problema dell'autonomia scolastica al presidente Carlo Vezzini

Preg.mo Presidente, Egr./Gent. Consiglieri/e

la ridefinizione degli Ambiti Territoriali prevista dalla Legge c.d Buona Scuola è una rivoluzione epocale per poter essere affrontata e approvata in modo frettoloso. Non vi sono scadenze perentorie tali da dover imprimere un'accelerazione autoritaria, rischiando di rompere irrimediabilmente l'equilibrio di un territorio e la serenità degli operatori e delle operatrici della Scuola.

Riteniamo che una scelta così complessa, con risvolti occupazionali importanti, e soprattutto – in prospettiva – critica se non ampiamente condivisa, necessiti del contributo di tutti: Dirigenti Scolastici, Docenti, Famiglie degli Alunni, Amministrazioni Comunali.

Non rinneghiamo il ruolo della politica nell'operare tale scelta: è un suo compito precipuo. Ma la politica non può occuparsi di garantire solo equilibri selettivi, facendo gli interessi di uno/due Istituzioni Scolastiche, perdendo di vista la sua complessità.

Non facciamo mistero della nostra contrarietà a operazioni chirurgiche mirate a salvaguardare solo gli interessi di due Istituzioni Scolastiche: la partita è ampia. Si tratta di definire uno scenario che sarà quello entro il quale saremo chiamati ad operare nei prossimi anni, salvo ulteriori modifiche della Legge.
Non siamo disposti ad accettare scelte unilaterali, incomprensibili perché costruite in modo semplicistico e ragionieristico, accorpando realtà disomogenee per storia, orientamento formativo ed indirizzo.

Siamo invece disponibili ad aprire un confronto ampio, con tutti i portatori di interesse, Docenti, Famiglie e Sindaci in primis, affinché si raggiunga una definizione che sia la più coerente, omogenea e soddifacente per tutti.

Per raggiungere questo scopo poniamo come discriminante il ritiro dall'Odg dei Consigli Provinciali previsti per oggi e mercoledì prossimo, l'argomento della definizione degli ambiti territoriali, ribadendo che gli stessi (13 e 14) siano autonomi, completi nell'offerta formativa e senza eccezioni alcune, procrastinando la scelta di come definirli nella loro offerta formativa dopo un'ampia discussione e condivisione di tutti i risvolti che gli eventuali accorpamenti tra Istituti potranno avere.

Riteniamo che questa proposta sia equilibrata, necessaria per garantire la massima condivisione possibile e responsabile perché mette in gioco tutti i portatori di interesse che, in caso contrario, saranno mortificati e sviliti. In caso contrario apriremo a ogni forma di tutela prevista dalla Legge, per salvaguardare un sistema che, altrimenti, sarebbe irrimediabilmente compromesso da una scelta unilaterale non giustificata da motivi di urgenza.

Cordiali saluti

I sindaci del Coordinamento Area Omogenea Cremasca

I consiglieri provinciali Savoldi Calvi Bonaldi Rossoni e Fiori

Nella foto, il sindaco di Crema Stefania Bonaldi con l'assessore all'Istruzione Attilio Galmozzi