Crema, 22 febbraio 2018

Il 21 febbraio si è celebrata la XI Giornata Nazionale del Braille, istituita allo scopo di sensibilizzare ed esortare le Istituzioni, i media e la stampa riguardo alle difficoltà di accessibilità allo studio, all’arte e alla cultura, nonché all’istruzione scolastica e professionale delle persone cieche e ipovedenti. Sono molto rammaricata di dover segnalare l’ennesimo episodio di discriminazione e di emarginazione ai danni di una categoria di professionisti da sempre riconosciuta e apprezzata. L'ospedale Maggiore di Crema ha bandito un concorso per l’assunzione di fisioterapisti, dal quale sono esclusi proprio i non vedenti, che tradizionalmente svolgono tale professione e ai quali, per legge, devono essere riservati obbligatoriamente posti di lavoro nella misura di un fisioterapista non vedente ogni 20 o 35 lavoratori, a seconda del numero dei dipendenti dell’azienda ospedaliera. Per giustificare l’esclusione dal concorso delle persone non vedenti, nel regolamento del bando si fa riferimento alla legge 120 del 1992, accennando a una loro ipotetica inidoneità allo svolgimento della professione, ma chi cita tale normativa dimostra purtroppo di non averne compreso affatto il significato.

La professione di massofisioterapista o fisioterapista è una delle classiche opportunità lavorative per i ciechi, alla quale essi sono abilitati attraverso diplomi professionali o di laurea e iscrizione ad un albo professionale nazionale e viene tutelata da apposite leggi come, appunto, quella sopracitata. Per di più, quel che è più assurdo è che, proprio presso tale struttura, sta svolgendo la mansione di massofisioterapista un giovane non vedente, distaccato dall’Azienda Ospedaliera di Cremona,a quanto mi risulta, in modo professionalmente impeccabile.

Quale Presidente della sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti provinciale, a nome dei nostri associati e di tutti i disabili visivi del nostro territorio, mi sento di dover chiedere all’ospedale di Crema la cancellazione dal bando della clausola inserita nel regolamento che vieta ai non vedenti di parteciparvi, altrimenti ci vedremo costretti a chiederne l’annullamento, se sarà necessario, ricorrendo a vie legali alfine di ottenere il rispetto della legge.

Davvero un brutto modo di celebrare la Giornata Nazionale del Braille!

UICI Cremona

La Presidente Flavia Tozzi