Spino d'Adda, 09 novembre 2016

A Spino ci saranno più Aree Cani. Almeno due: l’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Poli ha annunciato che oltre a fare il possibile per rendere maggiormente fruibile il vecchio spazio di sgambamento situato in via Stradivari, sarà aperta ufficialmente anche l’area riservata agli amici a quattro zampe al parco Cascina Rosa. Non certo per la mozione presentata dal gruppo di opposizione, respinta al mittente, perché zeppa di informazioni sbagliate e, come minimo, lacunose. Ma per una volontà della maggioranza di Impegno per Spino, che prima di procedere in tal senso, ha voluto ascoltare i cittadini residenti e ha dovuto colmare le mancanze della precedente amministrazione ( non esisteva un regolamento per l'utilizzo della futura area cani, non era stata fatta nessuna convenzione per la gestione ). Veniamo ai fatti. Innanzitutto, non c’è nessun parco Bonà come ostinatamente lo chiama la minoranza, visto che durante il suo mandato non l’ha intitolato al benefattore spinese. “Ricordiamo che Bonà ha donato 100mila euro all’ente, dietro disposizione che fossero utilizzati per i bambini bisognosi – dichiara il vice sindaco Enzo Galbiati -: sotto l’ex sindaco Riccaboni quei soldi sono stati messi a bilancio, ma non ci risulta che siano state aumentate le dotazioni a favore dei bambini. Al di là delle polemiche, il nostro Comune farà per Bonà qualcosa di importante, perché se lo merita e perché finora chi ci ha preceduti non lo ha fatto”. Se quella del nome del parco può essere considerata una piccola imprecisione da parte della minoranza, il resto fa drizzare i capelli. Quando si dice, ad esempio, che il costo di quest’opera è zero per il Comune, si veicola una solenne bugia. Gli interventi sono pagati con gli introiti derivanti dagli standard di qualità di una lottizzazione, ci riferiamo all'Atu 14, che si trova all'angolo fra via Marconi e via Fermi – spiega Galbiati -. La riqualificazione del parco Cascina Rosa è partita meno di due mesi prime delle elezioni. La somma totale a disposizione del Comune erano 85mila euro, di questi 52.562 euro sono stati utilizzati per asfaltare alcune strade, 35mila euro sono stati riservati agli interventi previsti per la realizzazione dell'area sgambamento cani e l'area giochi. Il progetto generale, eseguito dallo studio incaricato per la riqualificazione del parco, era diviso in 5 step: l'area cani è costata 12.839 euro, i giochi che vedete già installati sono costati 22.090,00 euro. Per questi due set di giochi le tempistiche di installazione non le abbiamo decise noi, ma sono stati posizionati quando erano pronti. Siamo invece intervenuti per far modificare la tipologia dei pannelli applicati ai giochi per renderli più resistenti alle intemperie. Mancano altri giochi che decideremo se installare subito o se aspettare trattandosi di un periodo non propizio. Questi sono gli unici step finanziati, per gli altri non esiste copertura economica”. Quello che ci ha lasciato la vecchia giunta è solo una recinzione, non l’area cani. Quest’amministrazione ha ripulito il parco e sta completando un’opera lasciata a metà, recuperando le risorse interessandosi soprattutto del regolamento per la sua gestione (inesistente), della cartellonistica (inesistente) e soprattutto della garanzia di una sanificazione periodica.

Impegno per Spino


- In consiglio comunale il sindaco Luigi Poli ha detto che è costata 12.839 euro; ora sulla pagina Facebook di Impegno per Spino si dice che è costata 35.000 euro. Chiediamo che almeno l'Amministrazione di Spino d'Adda si metta d'accordo sul costo invece di continuare a spararle grosse. In ogni caso, come sempre si fa, l'area cani, così come l'asfaltatura di via Delle Industrie (e di altre vie) e gli arredi al parco (e all'area cani) sono stati pagati con i fondi della lottizzazione Atu 14, 85.000 euro. Per scelta politica abbiamo deciso che quei fondi restassero sul quartiere dove la lottizzazione sta sorgendo, quindi in Cascina Rosa e così abbiamo fatto.

Quando diciamo a costo zero, come tutte le altre amministrazioni d'Italia, come anche l'Amministrazione Rancati o l'Amministrazione Tamagni, intendiamo che non sono stati usati fondi nelle casse del comune, ma denaro che per vincolo e scelta politica doveva essere usato per dare opere al paese. Noi, infatti, a differenza di poli, non abbiamo usato gli Oneri di Urbanizzazione e gli standard qualità per pagare la spesa corrente, ma sempre per dare opere aglio Spinesi.

Gli Spinesi, quindi, non hanno pagato area cani e Parco (Bonà), ma quelle opere sono per loro a costo zero, pagate dal privato che sta realizzando le case in via Fermi.

Progetto per spino