Crema, 15 dicembre 2017

Domani sera all'oratorio di Ombriano si consegna il premio Eustella, alla memoria di questa donna, Eustella Folcini, della quale ricorre il 25° anniversario della scomparsa.

La premiata quest'anno è Francesca Benzi, nota a tutti come Franchina, è una verace figlia di Santa Maria della Croce. E’ nata 28/02/1955 a Pianengo ed è emigrata ancora neonata in città andando ad abitare tra il santuario e la mitica “Curt dalla Russia”. Frequentate le scuole regolarmente, si è diplomata alle “Magistrali” sognando una carriera nella scuola. Ben presto, ha incontrato alcuni sacerdoti a quel tempo giudicati un po’ “vivaci”, che predicavano una vita di fede maggiormente incarnata e vissuta, fatta di povertà, carità al prossimo, attenzione agli ultimi, accoglienza. Oggi Papa Francesco la chiama “Chiesa in uscita nelle periferie esistenziali del mondo”.

Tra quei preti spicca Don Oreste Benzi, con cui non c’è nessuna parentela anche se il cognome è uguale, visto che il sacerdote è riminese. Lui, da infaticabile apostolo della carità - come lo ha definito Papa Benedetto XVI – ha affascinato il cuore della nostra Francesca con i suoi ideali evangelici vissuti in profondità e verità. E così a 22 anni, nel 1977, apre la prima casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII in Lombardia, a Crema. Don Benzi aveva aperto la prima casa nel 1973 nel Riminese e Crema con Francesca ha il primato della prima casa famiglia stabile extra Rimini. La apre assieme a quello che poi diventerà suo marito, Primo Lazzari, sposandolo nella Basilica di Santa Maria della Croce il 4 ottobre 1980.

Franchina come tutti ormai la chiamano, non si perde d’animo e sostenuta dalla propria Fede religiosa, dalla fiducia in Dio misericordioso, continua la sua opera di condivisione diretta con gli ultimi, i poveri, gli emarginati, che Dio le fa incontrare. E’ questa ormai la sua vocazione e la sua occupazione totalizzante. La Comunità Papa Giovanni XXIII è ormai la sua casa, la sua famiglia. E c’è gioia per la pienezza della vita vissuta, c’è la felicità scoperta e fatta propria! Nel silenzio della ferialità operosa, nella fedeltà ai gesti piccoli di ogni giorno portati avanti con amore, accanto al marito spesso lontano per incarichi importanti nella Comunità di Don Oreste, Francesca esprime il meglio di se come mamma di tutti coloro che passano per la sua casa famiglia. C’è sempre una parola buona per tutti: un ascolto attento, un incoraggiamento affettuoso, un rimprovero schietto nella verità mai mistificata, un consiglio saggio e competente. Perché Franchina, pur avendo lasciato il sogno di insegnare per seguire la casa famiglia, non ha mai smesso di leggere, studiare, approfondire. Non ha mai dato esami di psicologia, pedagogia, scienze, umane, ma si è costruita un enorme bagaglio teoretico e scientifico, che ha continuamente applicato nella sua vita di condivisione diretta coi poveri per “far bene il bene!”.

Oggi, da donna matura, sa ancora entusiasmarsi, sa ancora aprire il cuore al povero che bussa, sa ancora lottare contro le ingiustizie piccole e grandi, vuole ancora testimoniare la propria Fede in Dio, dentro una vita schiva e lontano dai riflettori, fedele ai poveri che Dio ha scelto per lei. Grazie Francesca per la gioia che diffondi, per la tua dedizione all’uomo, per la Fede che ci testimoni, soprattutto perché lo realizzi ogni giorno nella quotidianità semplice e apparentemente banale, ma questo è il vero fulcro dell’umanità e della felicità.

Nella foto, Franchina Benzi