Crema News - Pietre di confine al rotary Crema News

Pandino, 13 gennaio 2019

Interessante la serata al Rotary Pandino Visconteo, i soci del sodalizio hanno potuto ascoltare un appassionantissima relazione di carattere storico culturale relativa al nostro territorio.

Ospiti della serata Stefano Domenichini e Marinella Garzini, appassionati di storia che hanno cercato, fotografato e archiviato le pietre di confine che delimitavano la repubblica di Venezia e lo Stato di Milano e che interessavano anche il cremasco.

Nelle carte dell’epoca erano chiamati Termini o Sassi e si pensa ce ne siano circa 450 solo nel Cremasco. Sono grandi pietre di granito che servivano a delineare i confini e che, dopo l’invasione napoleonica sono andati perduti. Domenichini e Garzini ne hanno trovati molti, non più posizionati nel luogo d’origine e non di certo alle medesime distanze. Dimensione, distanza, carattere utilizzato e incisioni erano differenti a seconda della provenienza, ogni stato aveva il suo disciplinare. «Ci siamo appoggiati ad un'altra ricerca sulle pietre di confine cominciata alla fine degli anni Novanta e con i ritrovamenti abbiamo cominciato il lavoro di archiviazione» spiega Domenichini. «Abbiamo trovato alcuni Ceppi molto lontano dal presunto punto di origine, probabilmente per le modifiche effettuate alla viabilità o allo scavo di fossi e canali avvenute negli anni, altri sono stati reperiti interrate in scuole, nei campi, in abitazioni private, nei paesi limitrofi. Il censimento dei Ceppi ci consente di riscoprire i lontani confini che hanno caratterizzato il cremasco e che hanno visto, nella storia, la fusione di culture e tradizioni diverse».

Il Rotary guarda positivamente questi studi e, se può, cerca di valorizzarli. «Un lavoro interessante» ha spiegato Rosanna Ferrari presidente del Club , che ci consente di ricostruire con ancora maggiore precisione un pezzo di storia che interessa il nostro territorio».

Nella foto, la serata del Rotary