Crema, 29 luglio 2017

L'assemblea dei soci di Padania acque, presso i locali dell’Avis di Cremona, ha approvato un piano di investimenti da record: 400 milioni di euro stanziati fino al 2043 a favore del territorio, degli Enti Locali e dei cittadini.

Il maxi programma di investimenti riguarda l’intero servizio idrico integrato con interventi alle reti acquedottistiche, agli impianti e infrastrutture idriche, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, interventi alla rete fognaria e alla depurazione, con una gestione sempre più smart grazie al 15% del budget destinato a sistemi tecnologici innovativi e all’avanguardia.

Il piano industriale prevede 190 interventi nel solo quadriennio 2016-2019 per i quali sono stati stanziati 80 milioni di euro. Soltanto nel primo semestre di quest’anno, il Cda ha approvato 18 progetti impegnando 13 milioni di euro. 21 milioni di euro sono destinati al completamento delle acquisizioni dei rami idrici delle società patrimoniali che si concluderanno nel 2018. Dopo la firma del term-sheet in vista della prossima incorporazione di SCRP, è stato recentemente approvato il piano di conferimento di ASM Pandino ed è in corso di valutazione la cessione dei rami d’azienda di ASM Castelleone e di ASPM Soresina Servizi; seguiranno poi le valutazioni per l’acquisizione del ramo idrico patrimoniale di Gisi di Casalmaggiore. L’operazione di aggregazione dei rami patrimoniali, oltre a trovare valide ragioni economiche e finanziarie che si traducono in efficientamento e miglioramento del servizio, è imposta dalla Legge e rispetta quanto deliberato dall’assemblea dei soci in data 24 maggio 2016.

L’Amministratore delegato Alessandro Lanfranchi ha espresso grande soddisfazione per il piano presentato: “il programma di investimenti, che verrà attuato anche grazie a un finanziamento di 115 milioni di euro, conferma al 100% gli obiettivi generali stabiliti da ATO. Abbiamo innalzato l’investimento pro capite passando da 28 euro all’anno e 53 euro nei prossimi 3 anni ma contenendo l’incremento tariffario per il quale si calcola un aumento medio del 1,8%, comprensivo dell’1,5% di inflazione”.

Nella foto, il tavolo dei dirigenti di Padania acque