Crema, 02 marzo 2018

Problema mensa, che ha evidenziato una spaccatura tra dipendenti e direzione e che ha messo in atto un braccio di ferro che potrebbe a breve sfociare in uno sciopero. Il Dg dell'ospedale, Luigi Ablondi, scrive ai dipendenti.

Caro collaboratore,

in riferimento alle vicende del servizio mensa e alle decisioni assunte dai Sindacati nella giornata del 28 febbraio 2018, desidero rappresentarti l’attenzione che ho posto al problema, la comprensione per il vantaggio che si sarebbe ottenuto, anche dal punto di vista economico, e garantirti che mi sono fattivamente attivato per un esito positivo.

Sono pertanto amareggiato e dispiaciuto dopo aver lavorato insieme per dieci anni con dedizione, passione e tenacia portando la nostra Azienda ai vertici regionali. Ho sempre dato valore alla trasparenza, alla disponibilità, all’ascolto, assecondando e risolvendo quando possibile e motivando con accuratezza e sincerità quando non era possibile. Non ho coltivato dietrologie, né obiettivi diversi dal bene dell’Azienda e dei suoi operatori. Non ho venduto pere per mele. Ho allontanato e promosso collaboratori indipendentemente dal colore politico, basandomi esclusivamente sulle capacità.

Ho sicuramente fatto errori, ma anche cercato di porvi rimedio. In questi anni mai nessun operatore, e ripeto mai nessuno, mi ha rappresentato una propria necessità/difficoltà a usufruire del servizio mensa, così come qui organizzato fin dall’anno 1990. Chi me lo ha rappresentato lo ha fatto per conto di altri e forse per interessi propri.

Atteso che il servizio mensa attuale è legittimo e che nulla c’entra con il D.M. 122/2017, ti invito, qualora tu abbia difficoltà ad accedere al servizio, a mandarmi una mail all’indirizzo direzione.generale@asst-crema.it, o a prendere direttamente appuntamento alla segreteria (tel. 0373 280.500 – interno 2500).

Sarò lieto di ascoltarti e di mettere in atto tutte le azioni necessarie per alleviare il tuo disagio.

Cordiali saluti.

f.to Il Direttore Generale Dott. Luigi Ablondi

Nella foto, il Dg Luigi Ablondi