Crema News - La riflessione

Crema, 01 gennaio2021

olennità di Maria Santissima Madre di Dio

La Parola: Nm 6, 22-27 Sal 66 Gal 4,4-7 Lc 2,16-21

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.


Inizio con voi il nuovo anno, nella solennità di Maria Santissima Madre di Dio, confessandovi un mio peccato, secondo me molto grave. Da molti anni non ci cascavo ma stavolta mi sono abbandonato alla tentazione: sono andato a leggere l’oroscopo dell’anno, anzi più di uno. Naturalmente però non quelli per il prossimo anno ma quelli dello scorso mese di gennaio del 2020. Tralascio la citazione testuale, per non fare pubblicità, ma come dimenticare che la ‘volpe’ aveva previsto un anno molto positivo e particolarmente favorevole ai viaggi? Diremmo noi adesso: forse i viaggi del Virus che ha visitato in lungo e in largo tutti i paesi del mondo, lasciando segni pesanti di sofferenza e morte. Quindi non c’è molto da scherzare ma spero proprio che tra le poche cose imparate quest’anno ci sia una giusta dose di scetticismo verso i presagi e gli àuguri, ai quali fin dal tempo dell’antica Roma si dava troppo credito. Forse che allora non possiamo più neanche farci gli auguri di buon anno? Ma certo che possiamo ancora ma credo proprio che la convinzione più profonda che ci deve accompagnare all’inizio del nuovo anno è quella di affidarci non al caso o alla buona fortuna di auspici fasulli, ma alla benedizione e protezione della Vergine Madre, non tanto perché ci prepari una via tranquilla e libera da ogni pericolo ma perché ci doni ogni giorni la forza e il coraggio di vivere nella pace. Questo è il primo dono di Gesù appena venuto tra di noi e ci impegna ogni giorno a costruire un mondo migliore, più attento al vero benessere di ogni uomo. Nell’ottava del Natale non ci stupiamo più delle notizie che i pastori annunciavano a tutti e neppure del nome dato al bimbo che ci è stato donato. Come Maria dobbiamo invece comprendere nel cuore questi avvenimenti perché ci cambino nel profondo e ci aiutino a tornare alla nostra vita di ogni giorno glorificando e lodando Dio per la nuova fiducia che conferma per noi e per tutto il genere umano. Nell’anno passato, che non nomino neanche per scordarlo ancora più velocemente, abbiamo purtroppo subito tanto male, ma ancora di più ne abbiamo fatto, con il nostro egoismo e l’orgoglio che ci condiziona anche nei rapporti umani quotidiani eppure nonostante tutta la sofferenza subita non perdiamo la speranza nel futuro, perché la Madre di Dio ci spalanca un nuovo anno, il duemilaeventuno, con la certezza che possiamo ancora migliorare e diventare sempre più veri figli di Dio. Se non ci fermiamo alla nascita di Cristo ed allarghiamo l’orizzonte temporale, possiamo pensare che la nostra bella terra ha già compiuto più di quattro miliardi di giri attorno al sole. Quindi Dio è da un po’ che pensa a noi e che ha preparato questa meraviglia per i suoi figli. Vediamo di essere riconoscenti per il dono dello spazio dove abitare e del tempo da impiegare per contribuire al suo disegno maestoso per la creazione e la redenzione di ciascuno dei suoi figli. Ci aspetta un nuovo tempo, dono di Dio, non sprechiamolo in sterili rimpianti o inconcludenti pigrizie, ma facciamolo diventare l’occasione più bella per ringraziare il Padre e per contribuire all’avvento del suo regno.

(Sul mio canale youtube è disponibile il video della riflessione: https://youtu.be/4KEHYN5ceRA )


Nella foto, don Natale alla messa di Natale