Crema News - La riflessione

VII Domenica Ordinaria anno A


La Parola: Lv 19,1-2.17-18  Sal 102  1Cor 3,16-23  Mt 5,38-48


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».


‘La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita’. La citazione dal film Forrest Gump può essere applicata, pur con alcune differenze, anche a tante liturgie domenicali. Sebbene tutti siamo consapevoli di Chi andiamo ad incontrare e conosciamo bene il rito della S. Messa dobbiamo riconoscere che la maggior parte dei fedeli non si prepara adeguatamente all’ascolto della Parola di Dio, lasciandosi così sorprendere tutte le volte. Anche questa mia riflessione telematica vuole essere un aiuto a prepararsi bene per l’ascolto. Ugualmente molti dei miei 153 fedeli lettori magari approfittano della comodità del servizio offerto da Crema News per leggere più tardi e con calma, la riflessione proposta. Spero tanto che qualcuno non approfitti di questa possibilità ‘al posto’ della celebrazione nella propria parrocchia. Forse però, proprio questa Domenica abbiamo la possibilità di non lasciarci sorprendere dal brano del vangelo, visto che abbiamo da poco iniziato la lettura del lungo discorso della montagna, che occupa i capitoli 5, 6 e 7 del Vangelo di Matteo, e che quindi ci accompagna per diverse Domeniche. Purtroppo, o per fortuna, non riusciremo a leggerlo tutto perché proprio da Domenica prossima, iniziando la Quaresima, incontreremo pagine scelte, più adatte al periodo. Ma sono convinto che nonostante una buona preparazione la parola di Gesù oggi ci risulta comunque particolarmente dura e lontana dal nostro modo di pensare, che è sì tipicamente cristiano, ma fino a un certo punto. Di fronte ad affermazioni così chiare e circostanziate non abbiamo molte scuse per fermarci al nostro comune buon senso accontentandoci del minimo sindacale, di una striminzita sufficienza, visto che Gesù ci indica chiaramente il cammino verso la perfezione. Certo se la misura della nostra fede è la pratica quotidiana, sempre e comunque, fino alla perfezione, delle indicazioni concrete di oggi, probabilmente ci verrebbe la tentazione di lasciar perdere tutto e affidarci alla clemenza della Corte. Ma per fortuna Gesù stesso ci indica chiaramente che noi non dobbiamo presumere ne pretendere di essere già arrivati alla perfezione del Padre celeste. Quello è il fine a cui giungere ma noi siamo ancora in cammino e ognuno deve semplicemente arrivare alla pienezza dei doni e del progetto che Dio ha affidato a ciascuno. Come nessuno pretende che un pesce impari a volare o che una pianta cominci a parlare così ciascuno di noi è chiamato a tendere alla perfezione della propria vita perché sia sempre più manifestazione chiara dell’amore di Dio riversato su di noi.


Nella foto, don Natale Grassi Scalvini