Crema News - Esposti e donazioni alla Benefattori

Crema, 26 novembre 2020


I dubbi e le domande del Comitato verità e giustizia

"Abbiamo appreso con stupore e preoccupazione che, secondo un esposto presentato alla procura di Cremona dal nuovo presidente dell'Associazione Uniti per la provincia di Cremona Mirko Signoroni, sarebbero state riscontrate delle anomalie in merito al contributo di 100mila euro donati alla Fondazione Benefattori Cremaschi.

Nella corrispondenza tra il segretario della associazione Giovanni Bozzini e la presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi Bianca Baruelli si tenta con grande difficoltà di fare chiarezza sulla destinazione del contributo: dalla necessità di acquistare farmaci, presidi di protezione, apparecchiature di rianimazione, all'esistenza di una fattura di 27.450 euro finalizzata a dotare un sistema d’allarme e al tele-soccorso atto a monitorare i movimenti e le problematicità dei pazienti ricoverati.

La presidente Baruelli sostiene che la lettera della richiesta del contributo economico sia stata palesemente artefatta; sostenendo che la sovvenzione era finalizzata ad assistere ospiti dimessi dall'ospedale per aver superato la fase acuta del Covid 19.

Come comitato riteniamo che debbano essere pubblicamente chiariti tutti i risvolti di questa vicenda, per cosa era stato richiesto il contributo di 100 mila euro, per cosa realmente è stato utilizzato, facendo così piena luce sui comportamenti della FBC, eliminando ogni ambiguità rendendo pubblica la richiesta e tutto il carteggio intercorso.


Come Comitato non abbiamo condiviso la decisione assunta dal comune di Crema di destinare 50mila euro come contributo per il pagamento dell'Imu alla Fondazione; in modo particolare tenendo conto del fatto che il sindaco Stefania Bonaldi da sempre sostiene che la Fondazione è un ente del Terzo Settore e in quanto tale non è soggetta al controllo, né diretto né indiretto da parte del comune.

E allora, ci chiediamo, a quale titolo vengono erogati soldi a un ente con il quale non si avrebbero rapporti?

Senza neppure pretendere, da parte del comune, di conoscere l'impatto che la pandemia ha avuto sul bilancio della Fondazione. Non condividiamo la posizione della Bonaldi, che peraltro ha nominato la Presidente e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, perché nel concetto di " pubblica amministrazione" che è tenuta a concedere l'accesso ai documenti amministrativi devono essere compresi tutti i soggetti di diritto privato che svolgano un'attività di pubblico interesse. (TAR Puglia, Lecce, Sezione II, 5/10/2012, n. 1641; TAR Lazio, Roma, Sezione III, 12/02/2014, n. 1694; Consiglio di Stato, Sezione VI, 12/03/2012, n. 1403; TAR Lazio, Sezione III, 7/10/2013, n.8639).


Giova ricordare che la regione Lombardia, con il progetto di legge 144, discusso nei giorni scorsi in Commissione Sanità, si è preoccupata di compensare con soldi pubblici le perdite dei gestori per l'innalzamento dei costi sostenuti durante la pandemia, senza vincoli stringenti e con le inchieste della magistratura ancora in corso.

Noi chiediamo con forza che la regione Lombardia effettui le verifiche sul fatto che i soldi siano effettivamente utilizzati per garantire la cura e il benessere degli anziani, non per i profitti.


Come Comitato continueremo a chiedere chiarezza e trasparenza nell'operato della Fondazione Benefattori Cremaschi, in particolare sul bilancio, sui soldi pervenuti dai donatori, Associazione Uniti per la provincia di Cremona compresa, sui soldi della Regione e su quelli donati dal comune di Crema.

Non possiamo più accettare che l'operato della Fondazione sia sottratto al controllo pubblico. dei cittadini, con l'alibi che la stessa sia un ente del Terzo Settore".


Comitato Verità e Giustizia per gli ospiti della Fondazione Benefattori Cremaschi