Crema, 14 luglio 2016

Come volevasi dimostrare tante parole, tanto fumo negli occhi e nessun fatto.
Vi ricordate delle battaglie e delle denunce del Comitato Nogasaran e del Movimento 3.0 in Consiglio Comunale in merito alla questione della Direttiva Seveso?
Vi ricordate del famoso Piano di emergenza esterno?
Vi ricordate della variante urbanistica per il recepimento del documento ERIR in merito al rischio industriale della Stogit?

Vi ricordate anche del Sindaco che tranquillizzava noi "popolo ignorante" facendo credere che tutto sarebbe andato per i tempi giusti?
vi ricordate anche la riunione ad un giovedì mattina per spiegare e consultare la popolazione rispetto ai contenuti della bozza del Piano di emergenza esterno?
a tal proposito ricordo solamente che al giovedì mattina il "popolo ignorante" lavora e non può partecipare alle riunioni intime tra funzionari, burocrati e facce di cera con la seggiola garantita dalla malapolitica.

vi ricordate di tutto questo?

quale è il bilancio delle cose fatte, delle promesse fatte ai cittadini in campagna elettorale?

il nulla, il vuoto assoluto!

del Piano di emergenza esterno non c'è traccia.

della conclusione dell'istruttoria tecnica per il recepimento della Direttiva Seveso, non sappiamo nulla. ricordo a tal proposito che nel luglio 2015 il Governo Renzi votava una decreto legislativo n.105 che obbligava a chiudere entro un anno tutte le istruttorie in ritardo e mai concluse precedentemente.
ricordo che è dal novembre 2009 che lo stoccaggio Stogit necessita di essere recepito in Direttiva Seveso.
7 anni di ritardo, ben 7 anni.
E' possibile?

E l'ERIR per la variante urbanistica?
non so se piangere o ridere.
dopo le dure battaglie del Comitato No Gasaran per far rispettare la legge, l'inizio della variante venne cominciata nel marzo 2014 durante la scorsa legislatura. poi ci furono le elezioni.
in campagna elettorale, il Sindaco prometteva questa variante.
il tutto è proseguito molto a rilento. tra il luglio 2015 e il dicembre 2015 sono successe molte cose.
nella stesura della bozza del documento Erir, il geologo incaricato dal Comune e l'Arpa dichiaravano l'incompatibilità territoriale tra il Cluster D (impianto Stogit) e il centro sportivo.
la soluzione richiesta? o la chiusura del pezzo di impianto o la chiusura del centro sportivo, oppure la messa in sicurezza dell'impianto con lo spostamento degli impianti in superficie.
ricordo a tal proposito che il motivo dell'incompatibilità riguardava l'eventuale rischio di flash fire che è un irraggiamento termico istantaneo (nube esplosiva) che permette di salvarsi nel tempo massimo da uno a tre secondi.
di fronte a questo rischio e alle proteste, ci hanno fatto credere che gli impianti gli avrebbero spenti durante le partite.
nessuno di noi credeva a questa storiella: per spegnere un impianto del genere non basta girare la manovella del gas come a casa. solamente negli impianti in superficie ci son stoccati migliaia di metri cubi.
inoltre non ho mai capito perchè gli impianti dovevano essere spenti durante le partite e non durante gli allenamenti.
diminuiva per caso il rischio? no. diminuivano le persone presenti.

sapete come è finita tutta la variante ERIR?
nel nulla. Il Comune è riuscito a far scadere i termini di legge e quindi tutto il procedimento dovrà essere rifatto.

ovviamente prenderanno la scusa che la ditta STOGIT il 31 maggio 2016 ha presentato nuova documentazione con elementi nuovi da tenere in considerazione.

ma che bravi!

ma se ogni anno la ditta dovesse presentare nuovi elementi questa cacchio di variante urbanistica quando la faremo?

ricordo a tal proposito che per questa variante sono stati spesi e liquidati anche 12 mila euro per lo studio di progettazione!

ma non preoccupiamoci troppo, cosa saranno mai 12 mila euro? non è mica sperpero di soldi questo! state tranquilli è per il vostro bene, per la vostra sicurezza!!!

Cosa posso dire ancora?

Da pochi giorni si è concluso l'anniversario per il quarantesimo anno dall'incidente industriale della Icmesa di Seveso, da cui è nata la famosa direttiva per il rischio industriale. gli effetti sulla salute sono ancora ben visibili. quanta pubblicità è stata fatta per la ricorrenza di quell'evento?
è proprio assurdo che proprio in Italia, nonostante il triste ricordo di Seveso di quel lontano luglio 1976, si faccia fatica a recepire una legge basilare e normale contro gli incidenti industriali rilevanti.

faccio appello a tutti i politici locali per porre un'attenzione su questa faccenda. faccio appello perchè si mobilitino in Regione, in Parlamento, in Europa. non è possibile che non venga rispettata nuovamente la legge.

Faccio appello a tutti i cittadini di Sergnano e non, a tutti quelli che vivono in situazioni simili, se non peggiori.
Reagiamo, uniamoci, tuteliamo i nostri diritti.
Possiamo indignarci per questa triste realtà, come possiamo indignarci perchè vengono spesi miliardi di euro per opere inutili, mentre decine di persone muoiono per lo scontro di due treni nella bellissima Puglia, solo perchè la rete ferroviaria regionale e locale è un colabrodo.

Oltre a indignarci, ciò che ci rimane è la disobbedienza e la lotta contro queste ingiustizie.

Enrico Duranti - Consigliere Comunale Sergnano (CR) per il Gruppo Movimento 3.0

Nella foto, Enrico Duranti