Crema, 20 giugno 2016

I risultati dei ballottaggi scuotono le coscienze dei politici nostrani. Ecco le considerazioni da destra e da sinistra.

La parabola renziana è agli sgoccioli; probabilmente, il Referendum costituzionale di Ottobre, si trasformerà da plebiscito - questo, almeno, era il disegno del Premier - in pietra tombale del 'renzismo'. Sono lontane le Amministrative in cui un PD 'drogato' dall'effetto Renzi, con percentuali 'stellari', travolgeva tutti, anche Sindaci amati come Oreste Perri, a Cremona, e Alessandro Cattaneo, a Pavia. Ma, se Atene piange, Sparta non ride, anzi! Il centro-destra e' tutto da rifare, da cima a fondo: e' determinante per scegliere il vincitore nei ballottaggi che non lo coinvolgono (e, in genere, sceglie il M5S), ma non vince, anche quando si batte con coesione e con un buon candidato a Sindaco, come a Milano. La gente chiede pulizia e freschezza e il M5S, a Roma e a Torino, ha interpretato tale bisogno in modo eccellente; mentre, per esempio, a Milano, ha sbagliato tutto, come, del resto, il centro-destra a Roma. Gli italiani chiedono, in ogni caso, ancora cambiamento...e il popolo, quando si pronuncia, è insindacabile...

Antonio Agazzi (servire il cittadino)

I risultati dei ballottaggi ci consegnano molti spunti di riflessione, ma è imprescindibile il fatto che serve una seria riflessione sul futuro del PD e sull’azione di Governo.

Mentre il risultato di Roma era risaputo, al di là delle percentuali, il dato di Torino, da molti, me compreso, è stato inatteso. E questo ci consegna la responsabilità di una riflessione seria e approfondita. Certamente ci sono fattori locali, ma il dato che vede i cinque stelle vincere quasi tutti i ballottaggi ci consegna ad un ragionamento complessivo non più rinviabile. Soprattutto per quanto riguarda il prossimo appuntamento con il referendum di ottobre. Roma e Torino sono la più alta espressione della situazione nazionale che vede “tutti” contro il PD, manifestata palesemente con il voto del centrodestra in entrambe le città ai candidati del Cinque Stelle. Ma c’è anche la qualità delle candidature messe in campo dai Cinque stelle, Raggi e Appendino, che hanno dimostrato credibilità.

L’altro lato della medaglia è rappresentato da Milano, e più complessivamente dalla Lombardia dove il PD, con la vittoria di Varese, oggi governa tutte le principali città lombarde. Una Lombardia dove il movimento cinque stelle arranca, e dove il centrosinistra vince sul centrodestra. E questo ha anche un significato a livello regionale dove l’osannato “modello Lombardia” di Formigoni prima e di Maroni oggi perde sempre più consensi. La direzione nazionale di venerdì deve segnare il primo passo di una serie di ragionamenti profondi e approfonditi, non solo per rafforzare l’azione di Governo, ma soprattutto nel PD e per permette di affrontare l’appuntamento del referendum di ottobre con forza e determinazione. Una responsabilità, questa, di ciascun territorio.


Matteo Piloni (segretario provinciale Pd)