Crema News - Basta balletti per la piscina

Crema, 27 maggio 2021

Rifondazione comunista dice basta ai balletti sulla piscina, chiede chiarezza e annuncia che non farà alleanze con partiti che non lavoreranno per rendere il centro natatorio di pubblica gestione.

In questi giorni stiamo assistendo a proposte indecenti sul futuro dell'impianto natatorio Bellini, Sport Management il 5 maggio ha concesso in affitto alla società Prime. il proprio ramo aziendale, comprendendo l'attività di gestione della piscina di Crema, in pratica, pare senza sentire il comune, ha subaffittato ad altri la gestione del centro natatorio di proprietà del nostro Ccmune. Poteva farlo? Nel capitolato di appalto e nel contratto era prevista questa possibilità? 

E la sindaca invece di recedere dal rapporto per tutte le inadempienze realizzate da parte di Sport Management in questi anni, ha avviato un rapporto epistolare con Sport Management e con Prime (gruppo Forus), preoccupata solo di ottenere la restituzione del contributo straordinario di 150mila euro, erogato senza avere alcuna garanzia.

La giunta comunale renda pubblico l'elenco di tutti i lavori non eseguiti da Sport Management, comprese le condizioni dei solai, delle strutture al piano interrato, degli spogliatoi.

E' stata resa pubblica la disponibilità di cinque società sportive a gestire con competenza il centro natatorio, noi riteniamo interessante questa proposta e pensiamo che in una gestione pubblica della piscina, ci possa essere lo spazio per la loro partecipazione, tutelando in primo luogo i diritti dei lavoratori e dei collaboratori e il mantenimento del loro posto di lavoro.

L'impianto attualmente è abbandonato, le utenze sono chiuse, basti pensare che martedì 18 maggio, alle ore 21, un rappresentante di Prime ha incontrato gli addetti nell'area della piscina al buio, per mancanza di corrente.

Curioso il fatto che il comune non abbia ancora concesso la gestione (in attesa delle decisioni del tribunale di Verona) e questi signori si permettano di entrare in un impianto di proprietà comunale, non ancora assegnato formalmente a loro.

In conclusione, ricordando che era possibile dal 15 maggio riaprire le piscine e che la nostra è ancora chiusa, ribadiamo con forza la necessità di tornare al più presto alla gestione pubblica del Centro Natatorio Bellini.

Il nostro partito non parteciperà ad alleanze elettorali nel 2022 con forze politiche contrarie alla ripubblicizzazione della piscina.


Beppe Bettenzoli e Andrea Serena (Per la Segreteria di Rifondazione Comunista)


E la risposta dell'amministrazione


Le dichiarazioni dei rappresentanti di Rifondazione comunista Piergiuseppe Bettenzoli e Andrea Serena a proposito della piscina comunale e tutto quanto concerne i rapporti in essere con Sport Management – secondo le quali si starebbe assistendo a “balletti” e “proposte indecenti” – necessitano di una chiara smentita, riportando i fatti nel loro naturale alveo di conoscenza legale ed amministrativa.

 Si ribadisce che la cessione del ramo d’azienda non è un “subaffitto” o chissà quale magheggio, ma una precisa facoltà contemplata dalla legge: l’’articolo 106 del d.lgs. 50/2016 (il Codice dei Contratti) relativo alle modifiche dei contratti pubblici, prevede espressamente alcune ipotesi, compreso il caso in cui all’aggiudicatario iniziale subentri, anche a seguito di ristrutturazioni societarie, comprese rilevazioni, fusioni, scissioni, acquisizione o insolvenza, un altro operatore economico che soddisfi i criteri di selezione qualitativa stabiliti inizialmente. La cessione del ramo d’azienda, ammessa, non va confusa infatti con la cessione del contratto (non ammessa).

Bettenzoli e Serena, inoltre, sostengono che ottenere la restituzione dei 150.000 euro pare sia “l'unica preoccupazione del Sindaco”: non è purtroppo l'unica preoccupazione, c’è quella della apertura estiva dell'impianto, così come quella della garanzia dei posti di lavoro, ad esempio, tuttavia il Sindaco doverosamente deve preoccuparsi anche della restituzione di tale somma.

Quanto all’anticipazione a Sport Management, un anno fa, di 150mila euro, tanto contestata, deve essere ricordato che si tratta di una scelta contestuale a una emergenza epidemiologica, scelta peraltro prevista fra le misure di riequilibrio dei contratti e delle concessioni pubbliche.  L’argomento è stato affrontato e chiarito anche in Commissione Garanzia il 17 maggio scorso, anche con riferimento alla richiesta di garanzia: se sul piano politico parlare di “garanzie” e “scritture private” sembra irresistibile, sul piano giuridico, come ha spiegato l’avvocato Maurizio Zoppolato, che assiste l’Amministrazione per la gestione dei profili di natura giuridica che interessano la questione, non ha senso affermare che una garanzia avrebbe rappresentato una maggior tutela, trattandosi di una condizione impossibile.

E ancora, in virtù della disciplina civilistica, lo scambio di lettere fra le parti è configurabile come proposta e conforme accettazione ed assume lo stesso valore della scrittura privata; è peraltro scorretto affermare che i termini di revisione contrattuale sarebbero desumibili esclusivamente da questi scambi epistolari tra le parti, quando invece le condizioni di riequilibrio contrattuale e le sottostanti ragioni risultano puntualmente illustrate nella deliberazione di Giunta comunale n. 104 del 22.06.2020. Le Amministrazioni parlano con gli atti e qui gli atti sono stati doverosamente e regolarmente assunti.

Sempre a proposito della piscina, questa volta sui lavori eseguiti e non eseguiti: l’Ente Comunale intende rassicurare che ha effettuato puntuale ricognizione e monitoraggio; la società eventualmente subentrante avrà l’onere di portare a termine e realizzare la totalità delle opere già previste nell'originaria concessione, come d’altra parte obbliga lo stesso Codice degli Appalti (art. 106 comma 1, lett. d) punto 2).

Il comunicato di Rifondazione inoltre rimarca la disponibilità di alcune associazioni sportive a farsi carico della gestione del centro natatorio: proprio nella giornata di ieri Sindaco e delegato allo Sport, Walter Della Frera, hanno incontrato le associazioni sportive, apprezzandone la disponibilità, che ben potrebbe conciliarsi con il “piano B" già valutato dalla Amministrazione. Tuttavia, come è stato spiegato e compreso dalle società sportive, a tale disponibilità non si può dare al momento seguito poiché sino al pronunciamento del Tribunale di Verona l'Amministrazione non può recedere né risolvere il rapporto contrattuale con Sport Management.