Crema, 22 marzo 2016

Da Carlo Vezzini, presidente della provincia di Cremona

Nell’unirmi al dolore dei familiari delle vittime dei recenti attacchi terroristici a Bruxelles, voglio esprimere gratitudine per quanto le Autorità stanno facendo, in particolare alle Forze dell’Ordine a cui è richiesto un surplus di attività non solo sul fronte della sicurezza, ma anche su quello connesso ai flussi migratori; un particolare grazie alla Prefettura, Questura, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza di Cremona, come a tutte le Associazioni locali, Caritas ed enti che, causa le guerre in essere non molto distanti da noi, si trovano a gestire flussi crescenti di profughi e rifugiati, che si assommano ai migranti per ragioni economiche e climatiche.

In tale contesto è, quindi, necessario intensificare i controlli interni così come fare adeguato pressing a livello europeo affinché l’Italia ed altri pochi paesi non siano lasciati a se stessi nel fronteggiare un’emergenza che è destinata sia a crescere in termini di numeri che ad allargarsi ad altri Paesi del M.O.


Da Stefania Bonaldi, sindaco di Crema

Ancora una volta siamo sconvolti dalle atroci notizie che ci danno conto dell'ennesima strage frutto dell'odio, della cieca violenza, del fanatismo. Questa volta ad essere stata colpita è Bruxelles, "capitale" dell'Unione Europea e sede delle principali istituzioni comunitarie. Il fatto che i terroristi abbiano colpito il luogo simbolo della più importante istituzione che sia stata concepita a salvaguardia della pace tra i popoli, deve farci riflettere sul valore dell'unità. Dove regna la discordia si annida la violenza; solo il dialogo, il confronto, la collaborazione reciproca salvaguardano la pace. A nome dell'intera comunità cremasca, sento il dovere di unirmi al cordoglio unanime per le vittime degli attentati e, unitamente a quanto avverrà in Belgio, ho dato disposizione che, da domani e fino al venerdì santo, le bandiere esterne del Comune siano esposte a mezz'asta”


Da Daniel Bressan (coordinatore giovani padani)

Il Movimento Giovani Padani del Cremasco si unisce al dolore del popolo belga e dei parenti delle vittime di Bruxelles. Dopo i terribili giorni degli attacchi terroristici a Parigi, ancora una volta l’Europa subisce le tremende violenze del fondamentalismo religioso di matrice islamica. Questa volta ad essere colpita è Bruxelles centro dell’Europa sia dal punto di vista simbolico che geografico.

Assistiamo inermi di fronte all'ennesimo attentato operato dall'ISIS e dal fondamentalismo islamico i terroristi ancora una volta colpiscono vigliaccamente cittadini innocenti, vogliono colpire il nostro modo di vivere, la nostra quotidianità. La paura però deve tramutarsi in una reazione collettiva, l’indignazione fine a sé stessa non basta più ora l’Europa deve agire. Il Movimento Giovani Padani di Crema ha lanciato una campagna sui social network, sono state pubblicate foto di giovani cremaschi con in mano un cartello con la scritta IO NON HO PAURA. Lo scopo dell’iniziativa è ribadire ancora una volta che noi cittadini cremaschi e lombardi non siamo disposti a cedere di fronte alla violenza, non ci faremo condizionare dalla paura come vorrebbero i terroristi.

Gli attentati di Parigi e Bruxelles rappresentano il fallimento della politica dell’integrazione e del multiculturalismo, una politica che il Partito Democratico e la sinistra stanno imponendo forzatamente anche nella città di Crema. Pochi giorni fa è stato approvato il bando che porterà con tutta probabilità alla creazione di una moschea a Crema. Davanti alla cruda realtà dei fatti il buon senso impone uno stop immediato a questo bando.


Da Antonio Agazzi (Servire il cittadino)

Parigi ieri, Bruxelles oggi dicono che è fallita un'idea di accoglienza, di convivenza pacifica, di integrazione, di 'multiculturalismo': di cos'altro hanno bisogno Bonaldi e il centro-sinistra cremasco per comprendere ciò che, drammaticamente, è sotto gli occhi di tutti coloro che vogliano guardare in faccia la realtà? Ancora una volta chiedo Loro di fermarsi: stop al Centro Culturale Arabo, su area pubblica, in Via Milano, a Crema!


Agnese Gramignoli (Sel)

Colpiscono Bruxelles per colpire l’Europa, il nostro modello di vita, i nostri valori, le nostre abitudini e le nostre libertà. In questa fase occorre reagire in maniera coesa e responsabile alla folle barbarie del terrorismo di matrice jihadista.
Oggi è il giorno del cordoglio per le vittime , non delle polemiche.

Da domani sarà necessario riflettere, per rivedere il modello di convivenza e di integrazione, ma senza smarrire il filo di un’Europa che si fonda sulla pace e che non può essere il luogo in cui si consumano conflitti che producono un arretramento rispetto ai nostri valori.

I valori di un’Europa democratica e solidale non sono negoziabili. E’ quello che vogliono i terroristi islamisti e non glielo dovremo concedere.

Agnese Gramignoli (Sel)