Crema News - Ats e tamponi

Cremasco, 04 aprile 2020


Lettera dell'Ats in merito ai tamponi


Corre l’obbligo di intervenire con un doveroso e necessario chiarimento, per rettificare sia il contenuto dell’articolo pubblicato su varie testate giornalistiche in data 1 e 2 aprile, sia l’interpretazione data alla nota inviata a tutte le Strutture Sociosanitarie del territorio di ATS della Val Padana.

Va innanzitutto precisato che questa ATS ha sempre agito nel solco delle indicazioni nazionali e regionali che stabiliscono le linee di azione e di comportamento per la gestione dell’epidemia in corso, provvedendo a comunicare tempestivamente a tutte le strutture territoriali ogni disposizione adottata dagli organi superiori.

Oltre ad un’azione di rilevazione epidemiologica, sorveglianza sanitaria e prevenzione, mirata al contenimento della diffusione dell’epidemia anche attraverso l’isolamento dei contatti dei casi di COVID-19, ATS svolge un ruolo di governo dei fabbisogni territoriali, di raccordo interistituzionale e di coordinamento con le strutture direttamente coinvolte nell’erogazione dell’assistenza ai pazienti.

Per quanto attiene al tema dei tamponi, è opportuno evidenziare innanzitutto che l’ATS della Val Padana non esegue direttamente i tamponi, ma - per quanto riguarda quelli previsti nell’ambito dell’attività di sorveglianza - ha sempre svolto e svolge un ruolo di coordinamento e raccordo con le ASST territoriali e i laboratori incaricati dell’esecuzione del test.

In linea con le indicazioni regionali e in accordo con le ASST del territorio, l’ATS della Val Padana ha definito i percorsi per l’esecuzione dei tamponi anche per gli operatori sanitari e sociosanitari delle RSA che devono rientrare al lavoro dopo assenza per patologia potenzialmente Covid, o che presentano sintomatologia febbrile a inizio turno (ne sono stati già effettuati oltre 300 in collaborazione con le ASST nella provincia di Cremona e oltre 1500 – tra operatori e ospiti - con l’ASST di Mantova, con la quale è stato stipulato uno specifico accordo di collaborazione anche per consulenze e formazione).

Per quanto riguarda la questione relativa ai tamponi per gli ospiti sintomatici delle RSA, nel rispetto dell’autonomia gestionale di ciascuna Struttura e stante l’opportunità di intervenire senza spostare i pazienti, d’intesa con le ASST è stato impostato un modello organizzativo che prevede il prelievo del campione sugli ospiti direttamente nelle Strutture, ad opera delle stesse. Alle Strutture Sociosanitarie sono state, quindi, fornite indicazioni precise circa i riferimenti dei laboratori delle ASST a cui rivolgersi per ricevere i tamponi necessari, la formazione e l’addestramento del personale, nonché le istruzioni per la conservazione ed il trasporto dei campioni al laboratorio. In questo contesto, l’ATS ha indicato il laboratorio di riferimento individuato per il proprio territorio ed ha fornito l’elenco dei laboratori autorizzati in Regione Lombardia, per ogni eventuale necessità; provvederà peraltro, a seguito delle recenti disposizioni regionali cui è seguita il 2 aprile u.s. una prima fornitura di tamponi ad ATS, alla loro distribuzione alle ASST per coprire - per quanto possibile - anche il fabbisogno di test delle strutture sociosanitarie. Si è ritenuto in tal modo di offrire un sistema organizzativo che risponda alla necessità di eseguire tamponi anche agli ospiti sintomatici delle RSA e che sia al contempo snello, rapido ed efficiente.

Si ribadisce infine che, pur comprendendo la richiesta di aumentare la capacità di effettuare tamponi (adottando una politica “a tappeto” che tuttavia non corrisponde alle attuali indicazioni regionali e nazionali), anche all’interno delle RSA, di fronte a potenziali casi di COVID-19 (ovvero ospiti che presentano sintomi riconducibili all’infezione da Coronavirus), ove non sia disposto il trasferimento in ambiente ospedaliero, la migliore azione di prevenzione della diffusione dei contagi è l’isolamento immediato sia del paziente sintomatico che di altri eventuali ospiti divenuti contatti.

Questa ed altre raccomandazioni sono chiaramente indicate nelle Linee Guida emanate dall’Istituto Superiore di Sanità il 16/3/20 per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 (nuovo Coronavirus) nelle strutture residenziali sociosanitarie, trasmesse a tutte le strutture del territorio dell’ATS della Val Padana e recentemente riprese dalla Delibera di Giunta Regionale n. 3018 del 30/3/2020.



La foto è esplicativa