Crema News - Arvedi, il primo Green loan

Cremona, 11 gennaio 2021

E’ destinata a investimenti “green” del Gruppo Arvedi, uno dei principali player europei dell’acciaio, la prima operazione targata Sace per il Green New Deal - il piano europeo che promuove un’Europa circolare: moderna, sostenibile e resiliente - ambito nel quale la società guidata da Pierfrancesco Latini è stata chiamata a svolgere un ruolo centrale con le sue garanzie “green”, così come previsto dal Decreto Legge “Semplificazioni” (76/2020).

L’operazione, della durata di sei anni e per un importo complessivo di 240 milioni di euro, è stata chiusa con successo registrando una sovra sottoscrizione che ha dato luogo a un riparto delle quote tra le banche partecipanti.

Questo innovativo strumento finanziario è parte di un più ampio contratto di finanziamento siglato tra alcune società del Gruppo Arvedi e un pool di banche finanziatrici, quali Intesa Sanpaolo, banca organizzatrice e agente, BNL Gruppo BNP Paribas , BNP Paribas, Banco BPM S.p.A.,Crédit Agricole Italia S.p.A., Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, UniCredit S.p.A., Unione di Banche Italiane S.p.A. (Gruppo Intesa Sanpaolo), Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A. e Banca di Piacenza Società Cooperativa per Azioni. Advisor legali, lo Studio Bonelli Erede per il Gruppo Arvedi e Chiomenti per SACE e per gli istituti bancari.

Il finanziamento è costituito da due tranche: la prima, di 165 milioni di euro, a favore di Acciaieria Arvedi Spa; la seconda, di 75 milioni di euro, a favore di Acciaieria Arvedi Spa, Arvedi Tubi Acciaio Spa e Centro Siderurgico Industriale Srl. 

Il forte elemento di discontinuità per il mercato finanziario italiano riguarda la prima e più importante tranche di 165 milioni destinata ad Acciaieria Arvedi Spa, che vede l’intervento di Sace quale garante per il 70% dell’importo e che fa di Acciaieria Arvedi Spa la prima azienda italiana a sottoscrivere un finanziamento con garanzia Sace nell’ambito del Green New Deal, così come nel 2015 fu la prima azienda europea a ottenere i fondi stanziati dal cosiddetto Piano Junker. Il finanziamento garantito da Sace è destinato a sostenere tre progetti nei siti industriali di Cremona e Trieste.

Tutto questo in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea volti alla transizione verso l'economia circolare, attraverso l'incentivazione di progetti che tendano a incrementare la riduzione e l’efficientamento delle risorse naturali utilizzate nei cicli di produzione industriali nonché la durabilità e la riparabilità dei prodotti da esse derivate, così da ridurne l’impatto ambientale nell'ottica di una produzione responsabile e sempre più sostenibile.

In questo contesto il finanziamento beneficia anche di un sistema premiante in funzione del raggiungimento di determinati parametri di sostenibilità nel ciclo produttivo dell’acciaio. 

 

Nella foto, Caldonazzo e Arvedi nell'acciaieria