Crema, 13 luglio 2016

Niente male come prima uscita di Lucia Piloni, la nuova consigliera di rifondazione. Il suo predecessore Sartori se n'era andato inneggiando alla morte di Buonanno; lei arriva e parla di ipotetiche vicinanze tra settori della maggioranza e presunti meccanismi di corruzione, in merito ai fatti che hanno visto coinvolti in un'inchiesta i vertici di un'azienda, il Consorzio energia veneto (Cev), che avrebbe potuto diventare fornitrice del comune di Crema. Sel chiede di spiegare, Agazzi ne fa un'interpellanza.


Le dichiarazioni che la Consigliera Piloni ha rilasciato durante il Consiglio Comunale del 6 luglio , in merito, per quanto si può intendere, ad un’ipotetica vicinanza tra “settori della maggioranza” e presunti meccanismi di corruzione sono molto gravi.

Riteniamo pertanto che la Consigliera debba al più presto chiarire pubblicamente che cosa intendesse con le Sue parole e valuti, data la gravità di quanto detto e qualora sia a conoscenza di fatti specifici , l’ipotesi di rivolgersi immediatamente all’autorità giudiziaria.

SEL , da sempre, intende il servizio della politica come pratica da svolgersi nella più totale ed assoluta trasparenza, nel rispetto più rigoroso delle leggi e come forma di contrasto ad ogni azione anche minimamente non conforme a questi cardini.

Sinistra Ecologia Libertà rimanda con decisione al mittente quelle che appaiono come gravi ed infamanti allusioni.

Sinistra Ecologia e Libertà


Il sottoscritto Antonio Agazzi, Consigliere Comunale a Crema per il Gruppo 'Servire il cittadino', presenta la seguente interpellanza perché sia iscritta all'ordine del giorno dei lavori del prossimo Consiglio Comunale.

In occasione dell’ultima adunanza del Consiglio Comunale di Crema, quella del 05 Luglio u.s., Lucia Piloni – per conto del Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista – ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

“Sappiamo che settori della Maggioranza avrebbero voluto affidare la gestione del servizio di pubblica illuminazione al Consorzio energia veneto e che siamo stati salvati da questa ipotesi sciagurata dall'intervento, prima, del presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, che lo scorso 15 ottobre 2015 ha disposto la sospensione, con effetto immediato, del Consorzio Cev dall'iscrizione nell'elenco dei soggetti aggregatori e poi, dalla Magistratura, che ha arrestato i vertici del Cev per associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, del procedimento di libera scelta del contraente, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale”.

Si tratta di affermazioni contenute in un documento di cui è stata data lettura – quindi fissate per iscritto, ponderate e, poi, diffuse a livello mediatico - : è evidente che Rifondazione voleva esattamente che si divulgasse la notizia che “settori della Maggioranza avrebbero voluto affidare la gestione del servizio di pubblica illuminazione al Consorzio energia veneto”, i cui vertici sono stati, in seguito, arrestati per “associazione a delinquere”. Allusione a qualche contiguità politico-partitica in seno alla Maggioranza?

Tutto ciò premesso, ritenendo essenziale che si faccia chiarezza in ossequio ai più elementari principi di trasparenza nei confronti della cittadinanza, sono a chiedere alla S.V.:

  • afferma il vero Rifondazione Comunista quando accusa “settori della Maggioranza” di aver perseguito l’affidamento della “gestione del servizio di pubblica illuminazione al Consorzio energia veneto”?
  • è possibile sapere, con precisione, a quali “settori della Maggioranza” Rifondazione Comunista allude?
  • è un riferimento che adombra una possibile “questione morale”, in seno alla Maggioranza e, magari, alla Giunta di Crema?

Grato per la considerazione che vorrà riservare alla presente, porgo distinti saluti.