Crema, 05 marzo 2016

L’area vasta, ovvero la “Provincia made in Renzi” è l'oggetto principale del recente dibattito politi- co territoriale. Un dibattito tutto interno alle segreterie di partito e che non coinvolge per nulla i cittadini.

Gli obiettivi perseguiti dai vari esponenti dei partiti sono tanto ovvi quanto subdoli: da una parte mettere le mani avanti per salvare poltrone e potere locali, che si collocano diversamente a seconda di come si fa il riordino istituzionale.

Dall'altra ottenere consensi facendo credere alla gente di difendere il territorio e distinguersi nella propaganda che scandirà il coro dei sì al futuro referendum costituzionale voluto da Matteo Renzi. Così si sentono le ipotesi più disparate sul tema: «io vi porto nella Città metropolitana di Milano», «io propongo l’area vasta con Mantova», «con me si va tutti insieme in Emilia»!

Ma l’oggetto di discussione è un ente la cui disciplina è transitoria, in attesa della riforma e delle eventuali leggi statali e regionali di attuazione. Nel mentre, le province continuano a esistere (e a chi dice il contrario andrebbe mostrata la vigente legge Delrio, che dice esattamente che «le provin- ce sono enti territoriali di area vasta») e le funzioni a loro attribuite non si sa ancora come verranno svolte dato che anche per il 2016, è ancora incerta la loro sostenibilità finanziaria, ragione che im- pedisce la predisposizione dei loro bilanci nei tempi stabiliti.

Come possono i cittadini stabilire se è meglio che il Comune di Crema entri nell’area metropolitana di Milano piuttosto che nell’ “area vasta” di Cremona e Mantova o in quella di Lodi, se ancora non è chiaro quali saranno le funzioni effettive di questi enti e le relative dotazioni o se invece saranno solo l’ennesima truffa semantica e pubblicitaria del Governo?

Non sarebbe meglio, invece, concentrarsi su temi concreti, come la digitalizzazione dei servizi che questi enti dovrebbero offrire, che è in grado di creare aree potenzialmente illimitate (e non solo va- ste) con i relativi vantaggi in termini di efficientamento?
Per rispondere a questa domanda temo basti consultare il recente studio che dimostra che maggiore è lo sviluppo digitale di un Paese, minore è la corruzione nella P.A..